Delfini comuni e zifi visti da ricercatori Seame Sardinia e WWS
Si susseguono in questi giorni gli avvistamenti di cetacei nel mare del nord Sardegna. In particolare i ricercatori di Seame Sardinia hanno incrociato un gruppo di 40 delfini comuni al largo della Sardegna nord-orientale, nel Canyon di Caprera, e tre zifi, dei cetacei di cui si sa poco, nel nuovo sic a mare tra Tavolara e Capo Comino.
Il primo avvistamento la scorsa settimana mentre erano a bordo di un'imbarcazione del team di WWS - Whale Watching Sardinia - Snorkeling Offshore: "Il delfino comune(Delphinus delphis) a dispetto del nome non è comune, ma è considerato in pericolo di estinzione nel Mar Mediterraneo, nella lista Rossa IUCN - spiegano i ricercatori di Seame su Facebook dove hanno anche postato alcune foto - Ci siamo imbattuti in un gruppo di circa 40 esemplari e con sorpresa abbiamo anche potuto osservare che i delfini portavano sottobordo i loro cuccioli. Durante l'avvistamento abbiamo potuto ascoltare e registrare le loro vocalizzazioni con l'idrofono ed effettuare la foto-identificazione degli individui, che potranno essere confrontati con quelli già avvistati a partire dal 2013, e già "matchati" con altre organizzazioni come gli amici ricercatori di Oceanomare Delphis Onlus".
Per gli zifi la sorpresa è stata doppia, perché questi animali, che possono essere lunghi anche cinque metri, vivono in acque abbastanza profonde e i loro avvistamenti sono molto rari. Infatti i ricercatori confermano che si tratta del primo in questo tratto di mare. L'avvistamento è stato fatto durante un'uscita di ricerca, nell'ambito del progetto supportato da One Ocean Foundation l’11 agosto scorso.
“Lo zifio è un cetaceo poco comune, che vive localizzato in poche aree nel mar Mediterraneo, molto sensibile all'inquinamento acustico e di cui si sa molto poco. Se ne conoscono le popolazioni del Mar Ligure, del Mare di Alboran, delle Baleari, e del Mar Tirreno, nel Canyon di Caprera – scrivono gli attivisti di Seame su fb - Avvistare gli zifi in queste acque è come vedere una tigre bianca in libertà. L’entusiasmo e l’emozione per questo speciale incontro sono stati purtroppo smorzati dalla presenza in mare di numerosi rifiuti plastici tra cui anche mascherine protettive, che vanno così ad aggiungersi alle altre plastiche le quali, contrariamente alle altre specie di organismi marini, vediamo con sempre maggior frequenza, molto maggiore dei cetacei avvistati in una uscita”.
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