Covid in resort sardo, 470 tamponi turisti e lavoratori

Sardegna

Vacanzieri bloccati a Santo Stefano, arcipelago di La Maddalena

di Gian Mario Sias

L'allarme coronavirus, con l'allargamento delle maglie durante Ferragosto - ma subito corretto dal governo con l'ultimo dpcm - dopo il caso della festa in un locale di Porto Rotondo coinvolge tutto il nord Sardegna. A preoccupare è il caso di positività in un resort di Santa Stefano, nell'arcipelago di La Maddalena: il contagio riguarda un lavoratore stagionale della struttura, già trasferito all'ospedale di Sassari. Struttura blindata con centinaia di turisti bloccati all'interno in attesa dei risultati dei tamponi disposti dall'Ats. Ne sono stati eseguiti 470 tra ospiti e personale e gli esiti si conosceranno nelle prossime 24 ore.

"Abbiamo disposto che nessuno si muova dal resort", conferma l'assessore della Sanità Mario Nieddu. "Gli accertamenti molecolari - spiega poi il responsabile dell'Unità di crisi regionale che si sta occupando del nord Sardegna, Marcello Acciaro - ci consentono di procedere con celerità, processando cento tamponi alla volta. Entro domani avremo il quadro completo della situazione e valuteremo cosa fare. Intanto continuano in tutta la Sardegna verifiche, controlli e indagini, ma siamo sereni per il funzionamento del sistema di sorveglianza - afferma l'esperto - Nei prossimi dodici giorni i dati sui contagi resteranno in crescita: tra feste e discoteche si è abbassata la guardia, a settembre vedremo gli effetti". Nel frattempo il sindaco di La Maddalena Luca Montella ha dato una ulteriore stretta: obbligo di mascherina nelle vie più frequentate del centro dalle 9 alle 14 e non solo dalle 18 alle 6 del mattino come indicato nel provvedimento nazionale sulle discoteche.

Osservata speciale tutta la Costa Smeralda. Undici i casi positivi, quattro su uno yacht, segnalati dal sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda. Che ha così deciso di firmare una nuova ordinanza restrittiva: stop alla musica a mezzanotte nei bar e in tutti i locali notturni. E negli orari consentiti il volume dovrà essere basso, non superiore ai 65 decibel. Un provvedimento che sommato alla chiusura delle discoteche, significa chiusura anticipata della stagione per molti locali storici della Costa. Il primo a dare forfait è stato il Billionaire di Flavio Briatore a Porto Cervo. "A partire da oggi chiudiamo, questo perchè - spiega l'amministratore unico Roberto Pretto - ci è impossibile lavorare e offrire il programma e il servizio che i nostri clienti si attendono da noi. Ci scusiamo e ci dispiace per loro ma ancor di più per il nostro personale, per i nostri collaboratori, per gli artisti da noi ingaggiati per questa stagione, che dovranno concludere in anticipo la stagione lavorativa".

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