Approvati in mattina 13 articoli del testo
Il nodo dello scorporo del Microcitemico e dell'Oncologico dal Brotzu di Cagliari farà slittare a settembre l'approvazione della riforma della sanità in Sardegna. Oggi il Consiglio regionale ha deciso di mandare in coda al testo la discussione dell'articolo relativo ai presidi "Antonio Cao" e "Businco". Maggioranza e opposizione sono molto vicine a un'intesa: esaminarlo al ritorno dalle vacanze, direttamente l'1settembre. Con un emendamento ad hoc sarà trattato anche il tema del passaggio del Marino di Alghero nell'Auo di Sassari. La richiesta di rinvio arriva da più parti in entrambi gli schieramenti.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha invitato il centrodestra "a non prendere decisioni del genere a pochi giorni da Ferragosto, meglio rimandare al prossimo mese, anche perché si tratta di temi che necessitano di ulteriore tempo per riflettere". Per esempio sull'eventualità che i due ospedali, o almeno il Businco, passino nell'orbita dell'Aou, considerato che servono un certo numero di posti letto per far funzionare le scuole di specializzazione e la stessa facoltà di medicina di Cagliari. In maggioranza i Riformatori non hanno mai fatto mistero di essere contrari a uno scorporo che l'Udc ha voluto veder scritto in legge con il trasferimento dei due presidi alla Asl 8. La questione mina gli equilibri del centrodestra che, in generale, è ben disposta sulla soluzione rinvio. Ma a condizione che a settembre, dopo l'approvazione del ddl della sanità, si possano portare in Aula il disegno di legge 107, che riforma la Regione aumentando i poteri del presidente della Giunta anche sugli assessori, e il 127 in materia di servizi sociali.
Solo successivamente entrerebbe tra i banchi dell'Assemblea il testo unificato che porta a 8 le Province e a due le città metropolitane. L'opposizione, da parte sua, si impegna per oggi e domani a rinunciare all'ostruzionismo, così da arrivare alla fine dell'esame degli articoli della riforma sanitaria e di tutti i 900 emendamenti prima della pausa di Ferragosto. Solo stamattina hanno avuto l'ok 22 articoli. Anche per agevolare l'accordo sul rinvio a settembre, la Giunta ha fatto suo un emendamento di Leu - approvato poi dall'Aula - che consente la stabilizzazione del personale precario in servizio presso le aziende sanitarie. "Dopo tante battaglie - commenta il capogruppo di Leu Daniele Cocco - siamo riusciti ad approvare un emendamento condiviso che consente di tutelare il patrimonio di esperienze professionali presenti nel sistema sanitario regionale".
UNIVERSITA' CAGLIARI PREME PER FUSIONE BUSINCO-AOU - L'Università di Cagliari chiede ufficialmente la fusione dell'ospedale oncologico con l'azienda ospedaliero universitaria. È la rettrice Maria Del Zompo è la prima a sostenere questa soluzione: "È necessaria - spiega - per mettere in sicurezza per il presente e per il futuro il sistema regionale della sanità e dare sbocco professionale ai laureati in medicina e chirurgia sardi". Tutto questo mentre si discute in Consiglio regionale la riforma della sanità nell'isola con il problema dello scorporo Microcitemico-Brotzu che slitta a settembre.
Il ragionamento dell'Ateneo è semplice: nelle scuole di specializzazione dell'Università di Cagliari quest'anno si potranno iscrivere 481 e laureati in Medicina, al posto dei 259 dell'anno passato. Il Ministero garantirà la copertura di 227 posti grazie a contratti di formazione specialistica ministeriali nazionali e la Regione Sardegna garantirà la copertura di 121 posti grazie a contratti di formazione specialistica regionale riservati a residenti in Sardegna. Quindi, 348 laureati e laureate potranno accedere quest'anno alle scuole di specializzazione dell'Università di Cagliari, ben 195 in più dell'anno passato. "Grazie anche allo sforzo della Giunta e del Consiglio regionale che hanno aumentato il numero delle borse in modo consistente", sottolinea il Rettore Del Zompo. Ma ora c'è l'esigenza di garantire anche per i prossimi anni questi livelli di formazione specialistica, in grado di assicurare alla Sardegna un'autonomia professionale medica nelle sue strutture sanitarie. "Per fare questo - rimarca il preside della Facoltà di Medicina e chirurgia Gabriele Finco - risulterà fondamentale dimostrare che i medici specializzandi saranno formati adeguatamente sia dal punto di vista teorico sia da quello pratico-assistenziale". E in questo sens - per i criteri di valutazione legati ai volumi di prestazioni sanitarie - per l'ateneo cagliaritano sarebbe fondamentale la fusione.
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