Svolta indagini dei carabinieri su sparatoria il 15 marzo
La sera del 15 marzo scorso, durante il lockdown, tentò di uccidere un allevatore di 40anni di Orani nelle campagne del paese, in località Nurdole, colpendo il suo fuoristrada con tre colpi di fucile cal.12, nessuno dei quali andato a segno. Dopo oltre quattro mesi le indagini dei carabinieri della Compagnia di Ottana hanno portato all'identificazione e all'arresto del presunto autore del reato, Andrea Sedda di 29 anni compaesano della vittima, accusato in concorso con il fratello Angelo, 37 anni - già ai domiciliari - dei reati di tentato omicidio, detenzione di porto di armi clandestina e possesso illegale di munizioni.
Questa la ricostruzione della vicenda fatta del capitano Massimo Meloni comandante della Compagnia di Ottana, nel corso di una conferenza stampa nel comando provinciale dei Carabinieri di Nuoro. Il movente sarebbe da ricercare in alcuni contenziosi scoppiati tra la vittima e la famiglia Sedda per dei pascoli confinanti. Gli spari contro l'allevatore, intorno alle 19 del 15 marzo, quando l'uomo a bordo del suo fuoristrada percorreva una strada di penetrazione agraria per fare rientro a casa dall'azienda. I tre colpi di fucile a pallettoni, uno dei quali esploso sul parabrezza e passato a qualche centimetro dal viso dell'autista, hanno colpito il veicolo. La vittima è riuscita a scappare e a rifugiarsi nelle campagne vicine.
Sono stati i militari a scoprire l'accaduto il giorno dopo e ad avviare le indagini. Un primo sopralluogo ha portato al rinvenimento di un bossolo. Il 30 aprile nel corso di una perquisizione nell'azienda della famiglia Sedda, sono stati rinvenuti due fucili cal. 12, che Angelo ha tentato di occultare nella vegetazione, e per questo era stato arrestato. I Ris di Cagliari hanno poi accertato che il bossolo esploso è partito da uno dei fucili nella disponibilità dei due fratelli.
Da qui l'ordine di arresto di Andrea Sedda, che si trova ora nel carcere di Badu 'e Carros, emesso dalla Gip del tribunale di Nuoro Teresa Castagna su richiesta del Pm Giorgio Bocciarelli.