Porti: Cagliari, dopo ok Cdm partono investimenti per 130mln

Sardegna

Authority, chiusa questione lunga 20 anni. Avanti con progetti

Grazie alla riedizione dell'autorizzazione paesaggistica del Porto Canale di Cagliari da parte del Consiglio dei ministri potranno essere portate avanti le opere nuove che potrebbero ridare occupazione a un'area segnata in questo momento da licenziamenti e casse integrazione. Strategici i lavori dell'avamporto Est per il distretto della cantieristica navale e, sul versante opposto, per il traffico di navi Ro-Ro. Una mossa che libererà il molo Sabaudo dal traffico commerciale.

E poi altri cantieri. Tra questi, la realizzazione del parco della chiesa di S. Efisio nell'avamporto Est, che verrà collegato al villaggio dei pescatori con un percorso ciclo - pedonale; la sistemazione a verde e la realizzazione di percorsi di accesso allo stesso avamporto sui quali verranno individuate delle aree per attività ricettive e professionali di servizio per la nautica. Ma anche altri due percorsi ciclo-pedonale nella diga foranea di levante ed in quella dell'avamporto ovest, nuove aree verdi ed una fascia di mitigazione della parte occidentale del porto.

Oltre 130 i milioni di euro che potranno essere svincolati ed investiti alla luce dello sblocco deliberato dal Consiglio dei Ministri: 95 per il banchinamento e la realizzazione del Terminal per navi Ro-Ro (per il quale è stato aggiudicato nei giorni scorsi l'incarico per l'adeguamento della progettazione definitiva); 27 milioni e 500 mila circa per il secondo lotto del distretto della nautica, sul quale è in corso l'apertura delle offerte pervenute all'AdSP a seguito del bando indetto il 15 giugno scorso; circa un milione di euro per le opere di mitigazione e compensazione.

Lo stop ai nuovi interventi era arrivato dopo una lunga e tribolata vicenda giudiziaria conclusa con una sentenza del Consiglio di stato che stabiliva che il Porto Canale era senza autorizzazione paesaggistica. Opere costruite lecitamente in attesa di giudizio. Ma con un verdetto finale che, pur non mettendo a rischio quanto realizzato, era devastante per lo sviluppo futuro dello scalo. Nel maggio del 2019 una Conferenza di Servizi aveva di fatto sbloccato la situazione. Ma poi c'era stata un'opposizione del Mibact, superata ora dal via libera alle opere di mitigazione prevista dal Governo.

"Quanto stabilito dal Consiglio dei Ministri - dice Massimo Deiana, presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna - rappresenta un risultato fondamentale per il porto di Cagliari e conferma tutte le nostre ragioni su una questione che, per 20 lunghi anni, ha generato incertezze ed enormi ritardi sullo sviluppo della portualità. Per dare seguito all'importante decisione - continua - il mio auspicio è che tutti i soggetti coinvolti, tutti importanti pezzi dell'amministrazione statale, possano già da oggi collaborare nella più leale sinergia per dare attuazione a progetti che, mai come oggi, sono necessari per il rilancio dell'economia della Sardegna".
   

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