Traffico di droga da Malesia e Olanda, 39 arresti a Sassari

Sardegna

Sgominata dai carabinieri banda di nigeriani

Trentuno persone arrestate, nove ancora ricercate, quindici denunciate. Fra di loro anche alcuni ex collaboratori delle forze dell'ordine che in precedenti operazioni avevano supportato gli investigatori con il ruolo di traduttori. È il bilancio della vasta operazione dei carabinieri del comando provinciale di Sassari, che nell'ambito di un'inchiesta internazionale ha sgominato un ingente traffico di eroina e cocaina: partendo dalla Malesia, i carichi passavano per diversi Stati europei, principalmente l'Olanda, con sviluppi anche in Piemonte, Veneto e Campania e approdo in Sardegna. Fra gli arrestati due sono i sassaresi Gavino Pinna, di 29 anni , e Stefania Ruggiu, di 35, che avevano ruoli minori nella banda, tutti gli altri sono di nazionalità nigeriana.

I trafficanti spedivano la droga, destinata non solo a Sassari ma a tutta la Sardegna, con pacchi postali che poi andavano a ritirare direttamente nei depositi delle società di consegna. Poi hanno iniziato a utilizzare corrieri ovulatori che si imbarcavano per l'Isola da tutta Europa. Il collettore di tutto lo spaccio era il centro storico di Sassari, dove arrivavano fino a 10 chili di cocaina ed eroina al mese e dove, con un sistema di vedette, era stata organizzata una rete di smercio 'sicura'.

Le indagini - hanno ricostruito in conferenza stampa il comandante provinciale dei carabinieri di Sassari, Dionisio De Masi, e i maggiori Emanuela Fanara e Antonio Pinna - si sono sviluppate nel corso di un anno, svolte sotto il coordinamento della Procura di Sassari e con la collaborazione della Direzione centrale per i servizi antidroga presso il ministero degli Interni, di ufficiali di collegamento della Dea e degli uffici di cooperazione internazionale in Malesia. L'inchiesta è iniziata con una segnalazione della Dea su un pacco contenente un giocattolo partito da Kuala Lumpur e destinato a Sassari. All'interno c'era della droga, e monitorando queste spedizioni i carabinieri hanno messo il primo tassello dell'indagine culminato con il blitz di oggi all'alba per l'esecuzione delle misure cautelari: impegnati 300 militari.

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