Ok a Ddl atteso per il 14, "fiduciosi ma occorre fare in fretta"
Ambulanti in piazza, davanti al palazzo del Consiglio regionale a Cagliari, per sollecitare l'approvazione della norma salva-imprese. Il disegno di legge della Giunta stanzia 160 milioni a sostegno dei lavoratori e delle aziende in difficoltà per la crisi economica legata al Covid-19. Tra i beneficiari della misura ci sono anche loro: giostrai, torronai, lavoratori dei service, operatori del settore turistico e dello spettacolo. In generale, ambulanti stagionali i cui guadagni dipendono dallo svolgimento di feste, sagre, concerti, eventi all'aperto, manifestazioni che a causa dell'emergenza sanitaria non si terranno.
"Nella legge ci è stato riconosciuto un contributo da 500 euro da giugno a dicembre e il 30% del fatturato che abbiamo perso non avendo lavorato - ha spiegato al sit-in il presidente di Ambulantando (Confederazione sindacale sarda) Mauro Zedda - il problema è che la legge deve essere ancora approvata. Sappiamo che entrerà in Aula lunedì, quindi siamo fiduciosi".
Il ddl è calendarizzato per il 13 mentre il via libera è atteso per il 14. Si tratta della misura contenuta in una delibera di Giunta di aprile trasmessa al Consiglio regionale molto tempo dopo. Stamattina gli ambulanti hanno attaccato l'opposizione responsabile, dal loro punto di vista, di aver rallentato la discussione del ddl. Ma i capigruppo di Pd, LeU, Progressisti ed M5s hanno spiegato ai lavoratori "colpevole" dei ritardi è invece la maggioranza. Concetto ribadito anche durante una conferenza stampa, sempre sulla salva-imprese, tenuta da Gianfranco Ganau (Pd), Francesco Agus (Progressisti), Eugenio Lai (LeU) e Desirè Manca (M5s).