Ricoverata in Rsa muore di Covid, figlia presenta esposto

Sardegna
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Il caso a Sassari, sotto accusa la residenza San Nicola

La mamma 68enne è morta di coronavirus dopo un calvario durato oltre un mese: oggi la figlia ha presentato una denuncia ai carabinieri chiedendo che si verifichino eventuali responsabilità della residenza sanitaria assistita San Nicola di Sassari, dove l'anziana donna era ospite da due anni, in quanto non autosufficiente. Assistita dallo Studio3A, la figlia della vittima ha depositato un esposto dettagliato, che ora i militari porteranno in Procura e andrà ad arricchire il fascicolo del sostituto procuratore Paolo Piras, titolare dell'inchiesta aperta nei mesi scorsi per stabilire se negli ospedali e nelle residenze sanitarie del sassarese si sia fatto tutto per tutelare pazienti, medici, infermiere e operatori.

Nella denuncia vengono spiegate le tappe della malattia che hanno portato alla morte dell'anziana, già malata di sclerosi multipla. "Tra fine febbraio e inizio marzo 2020, quando la pandemia ormai si stava manifestando, la Rsa chiude le porte ai parenti degli ospiti, in applicazione del dpcm del 4 marzo: da allora i contatti con la mamma si riducono a una sola, breve telefonata quotidiana, e le video-chiamate sono possibili solo con l'ausilio del personale della struttura.

É proprio durante una video chiamata che ho avuto modo di notare come l'operatore sanitario in ausilio alla mamma fosse del tutto sprovvisto dei più elementari dpi, come la mascherina", scrive la donna nell'esposto. Sempre secondo la denuncia, i primi tamponi all'interno della San Nicola sarebbero stati eseguiti solo il 19 marzo. La 68enne poi deceduta risultava fra i pazienti positivi e il 29 marzo, a causa di un peggioramento, era stata trasferita al Pronto soccorso del Santissima Annunziata, quindi ricoverata prima nel reparto di Pneumologia, poi al Policlinico.
   

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