Nel mirino il parcheggio comunale per accedere alla spiaggia
"Per una giornata a Rena Bianca, spiaggia gioiello sul litorale di Portisco, si pagano 15 euro all'Aspo, la municipalizzata che gestisce il parcheggio per contro del Comune di Olbia". Lo denunciano Mario Isoni e Claudio Maurelli, presidente e segretario di Federbalneari Sardegna, chiedendo al presidente della società pubblica, Massimo Putzu, e al sindaco Settimo Nizzi di intervenire urgentemente e "di modificare subito le tariffe orarie".
L'associazione di categoria non considera normale che "in una stagione turistica già segnata dalla pandemia e da un crollo stimato del 37% solo a giugno, un'azienda municipalizzata faccia pagare un parcheggio in spiaggia 1 euro e 50 centesimi l'ora". Ok far cassa per lenire gli effetti della crisi, ma "chi gestisce i parcheggi in affidamento diretto per conto del Comune - spiegano i due dirigenti - non può non venire incontro ai residenti , altrimenti come si può pensare di avere turisti locali nelle spiagge?".
Secondo Federbalneari, "è ora di ragionare in maniera straordinaria, i turisti non sono mucche da mungere". Dato che nelle altre spiagge di Olbia non è così, "le famiglie locali saranno costrette ad andare dove i parcheggi costano meno", insiste Claudio Maurelli, per il quale "non ci possono essere figli e figliastri, tantomeno in tempi di crisi". Non solo. "La cosa strana è che una delibera comunale aiuta a modo suo alcune spiagge, abbassando di 50 centesimi la tariffa oraria, ma questo - denuncia - non avviene a Rena Bianca". Il presidente Isoni mostra comunque un cerro ottimismo: "a breve Putzu e Nizzi sapranno risolvere l'imprevisto che punisce una spiaggia a favore di altre".