Muravera, 73enne colpito da infarto deceduto in ambulanza
Un carabiniere in pensione di 73 anni è morto in ambulanza durante il trasporto d'urgenza da Muravera al Policlinico di Monserrato per un problema cardiaco. Il medico del 118 chiamato a casa, viste le condizioni in cui versava l'uomo, e vista la necessita di un centro specializzato in cardiologia, ha deciso di portarlo a Cagliari. L'ospedale San Marcellino, infatti, non è dotato di tutti i reparti specializzati per il trattamento di patologie gravi. Purtroppo è deceduto durante il tragitto.
SOTTO ACCUSA I TAGLI ALLA SANITA' - "Dietro la morte per infarto del miocardio di un pensionato di 73 anni, avvenuta ieri lungo la provinciale 125, mentre da Muravera tentava di raggiungere un ospedale a Cagliari, ci sono responsabilità politiche e morali su cui riflettere. Sono da ricercare nei tagli irrazionali e indiscriminati agli ospedali dei territori disagiati che hanno così perso la funzione di curare e salvare vite umane". Così Claudia Zuncheddu, portavoce della Rete Sarda in difesa della sanità pubblica.
"Il San Marcellino - denuncia - in questi anni ha perso addirittura il Pronto Soccorso. A colpi di delibere l'Ats l'ha trasformato in presidio di primo intervento, la cui unica competenza è la gestione in loco dei codici verdi o bianchi, ovvero dei casi non gravi. Per i casi gravi, paradossalmente, c'è Cagliari ma non sempre ci si arriva vivi". Secondo Zuncheddu, la morte dell'ex carabiniere "deve far riflettere e scuotere le coscienze. Quella vita probabilmente poteva essere salvata in loco, così come l'ospedale San Marcellino nella sua storia ha sempre salvato tante vite umane a residenti e turisti che ancora oggi raccontano le proprie testimonianze. I nuovi drammi della strada alimentano un fenomeno silente e sino ad oggi sconosciuto da cui bisogna ripartire per riorganizzare, in tutti i territori, gli ospedali pubblici dei sardi".
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