Gavoi, indagini cercano di fare luce sull'episodio
Ferito con un colpo di pistola al culmine di una lite per l'eredità. La Squadra mobile di Nuoro ha ricostruito il fatto di sangue avvenuto ieri sera a Gavoi. Vittima Guido Busia, idraulico di 51 anni del posto, raggiunto da una pistolettata a un piede. Operato all'ospedale San Francesciìo di Nuoro, è stato dimesso questa mattina con una prognosi di 30 giorni. Il presunto aggressore è il cognato Pietro Murru, coetaneo di Busia, da ieri notte rinchiuso nel carcere di Badu e' Carrus con l'accusa di lesioni, detenzione di arma clandestina e ricettazione.
La indagini della Mobile, guidata da Silvio Esposito, iniziano alle 18 di ieri quando Busia si presenta al Pronto soccorso del San Francesco con una ferita a un piede. La versione fornita dalla vittima ai sanitari e poi confermata alle forze dell'ordine, appare inverosimile: l'uomo racconta di essere stato aggredito senza motivo da due persone incappucciate mentre si trovava in campagna, a Gavoi, quindi bendato, caricato in macchina e abbandonato nei pressi dell'ospedale di Nuoro. Con il passare delle ore la sua ricostruzione non tiene: gli investigatori cominciano ad indagare in modo più approfondito, interrogando familiari, parenti e amici della vittima.
I sospetti cadono su Pietro Murrui, trovato in possesso di due pistole: una calibro 7.65 con matricola abrasa, secondo gli agenti della Mobile, sarebbe quella usata per sparare a un piede di Busia. Arrestato e portato in questura, l'uomo è stato sentito nella notte dal pm Riccardo Belfiori, poi trasferito in carcere. Domani è prevista l'udienza di convalida e un nuovo interrogatorio da parte del gip.