E' accaduto alla Maddalena, la donna aggredita alle spalle. Le sue urla hanno fatto allertare due persone che facevano attività fisica lì vicino e che hanno chiamato il 112
DI GIAN MARIO SIAS
Il suo aguzzino, giovanissimo, l'ha raggiunta mentre faceva jogging a Moneta, un'area verde particolarmente amata dai cittadini dell'isola della Maddalena. L'ha colta di sorpresa, alle spalle. L'ha strattonata, sbattuta a terra e violentata. Lei ha urlato con tutto il fiato che aveva in corpo, si è dimenata, ha cercato di divincolarsi. Una reazione così coraggiosa e forte da destare l'attenzione di due giovani che poco più in là facevano attività motoria.
La loro presenza e la loro prontezza sono state la sua salvezza: i due, un uomo e una donna, hanno gridato e si sono messi a correre verso il luogo in cui si stava consumando lo stupro, impedendo di fatto che l'aggressore uccidesse la sua vittima, una 40enne. Perché lui, 16 anni, nazionalità tunisina, ospite del centro di accoglienza di La Maddalena, dopo averla violentata ha cercato di strangolarla a morte. Colto sul fatto con le mani intorno al collo, il ragazzo ha mollato la presa ed è scappato, e i due soccorritori hanno allertato le forze dell'ordine. Subito sono arrivati i carabinieri della stazione della Maddalena e il 118. Lei è stata portata in ambulanza all'ospedale cittadino: le condizioni fisiche sono considerate tutto sommato accettabili, ma il trauma patito le ha provocato un grave stato di choc.
Supportati anche dal nucleo operativo radiomobile del reparto territoriale di Olbia, e coordinati dal colonnello Davide Crapa che lo comanda, gli investigatori dell'Arma hanno braccato il giovane fuggiasco per ore. Aiutato dal buio fitto, dai canneti, dalla vegetazione e dai dislivelli rocciosi che rendono quella zona piuttosto impervia, l'autore della violenza è riuscito a darsi alla macchia. Ma per poco. L'aggressione di cui si è reso responsabile è avvenuta intorno alle 20 di ieri sera, il suo fermo risale invece alle prime ore di questa mattina.
Arrestato per violenza sessuale e tentato omicidio, è stato trasferito a Sassari. Nella casa di accoglienza dove era ospitato, il giovanissimo tunisino stava scontando una pena per una condanna del Tribunale per i minori di Torino. Ora anche la Procura dei minori di Sassari ha aperto un'inchiesta nei suoi confronti, affidata alla sostituta Luisella Fenu. In attesa di essere ascoltato dai magistrati, il ragazzo è stato trasferito dalla comunità in cui viveva verso una destinazione segreta, sempre in Sardegna.