Cagliari, mezzo in officina per rifiniture. Cri, un grande onore
Il simulacro di Sant'Efisio sul cassone scoperto di una camionetta militare della Croce Rossa. C'è già l'ok della Soprintendenza: il martire guerriero sarà issato sul mezzo per un percorso "tecnico"- così lo ha definito la prefettura di Cagliari per escludere l'ipotesi della processione - che domenica 3 maggio consentirá lo scioglimento del voto. La richiesta partita dalla Arciconfraternita del Gonfolone è arrivata qualche giorno fa. E ora il mezzo è in officina per gli opportuni accorgimenti che consentiranno alla statua un comodo e sicuro viaggio verso Nora. Si tratta di un 'Amarok' del corpo militare della Croce Rossa.
"Una richiesta inaspettata che ci riempie di emozione - spiega all'ANSA il presidente regionale della Croce Rossa Sergio Piredda - anche per le motivazioni alla base della scelta della Arciconfraternita. Ragioni illustrate in una bellissima lettere che richiama i valori che hanno da sempre contraddistinto l'operato della Croce Rossa, dalla neutralità alla solidarietà e vicinanza nei confronti dei più bisognosi". Qualche modifica del mezzo è necessaria. A partire dalla rimozione del tettuccio che consentirà al Santo di viaggiare allo scoperto verso i luoghi del martirio.
Lavori in corso, ma con la certezza che per il 3 maggio, la data scelta per questa edizione della festa in qualche modo unica a causa delle restrizioni legate all'emergenza coronavirus, tutto sarà pronto. Per gli ultimi dettagli però, bisognerà attendere la riunione tecnica che definirà percorsi e tempi del viaggio solitario del martire guerriero che nel 1600 - secondo la tradizione cristiana - salvó Cagliari dalla peste.
Ora a Sant'Efisio si chiede un nuovo miracolo: la liberazione dal Covid 19.