Incendi: pronto piano Regione per prevenzione e lotta attiva

Sardegna
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Valido anche in poligoni. 46 Comuni ancora senza pianificazione

La Giunta regionale ha varato l'aggiornamento del piano antincendi 2020-2022 che prevede, come ogni anno, dall'1 giugno al 31 ottobre una serie di limitazioni e di indicazioni per tutto il periodo di "elevato pericolo di incendio boschivo". Vietato quindi accendere fuochi, smaltire braci; gettare dai veicoli, o comunque abbandonare sul terreno, fiammiferi, sigari o sigarette o fermare gli automezzi con la marmitta catalitica a contatto con sterpi e materiale vegetale secco. Prescrizioni anche per le basi e i poligoni militari, che dovranno dotarsi di un piano dedicato, e per condomini e comunioni private nonché titolari di hotel e discoteche confinanti con aree boscate, cespugliate o arborate.

"Il forte impegno per l'emergenza Covid-19 non può far trascurare la programmazione delle azioni della Regione su altri fronti, come quello dell'antincendio che da anni la vede impegnata per salvaguardare il patrimonio boschivo isolano, grazie all'impegno di lavoratori e volontari che con forte senso di responsabilità costituiscono la fondamentale organizzazione che affronta questa terribile piaga", osserva il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas.

"Anche questa estate la Regione sarà in prima fila nella lotta agli incendi per conservare e difendere il patrimonio ambientale sardo, bene insostituibile per la qualità della vita dei cittadini - ha evidenziato l'assessore regionale della Difesa dell'Ambiente, Gianni Lampis, con delega alla Protezione civile - Nonostante il periodo emergenziale, abbiamo voluto anticipare i tempi di approvazione delle prescrizioni rispetto agli anni precedenti (9 maggio nel 2019; 4 maggio nel 2018) a riprova dell'impegno quotidiano dell'Assessorato che pone al primo posto la sicurezza dei Sardi e il futuro della Sardegna".

La macchina organizzativa regionale prevede come sempre la partecipazione di donne e uomini della Protezione civile, del Corpo forestale, dell'agenzia regionale Forestas e dei Vigili del fuoco. Inoltre, i Comuni, provvisti di piano comunale di protezione civile per il rischio incendi (331 su 377, ndr), "potranno avvalersi del personale e dei mezzi delle organizzazioni di volontariato di protezione civile e delle Compagnie barracellari", conclude Lampis.

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