Consorzi tutela vini sardi, urge piano Marshall

Sardegna
@ANSA

Servono aiuti e promozione per rilancio in Italia e all'estero

Settore vitivinicolo in Sardegna in ginocchio a causa del coronavirus: vendite quasi azzerate, con un calo anche del 90%, giacenze in aumento, liquidità a picco, insoluti in crescita. Per questo gli otto Consorzi di tutela dei vini sardi Igt, Doc e Docg hanno fatto quadrato per lanciare un appello al governatore Christian Solinas e agli assessorati di riferimento Agricoltura, Turismo, Industria e Ambiente: "Sono necessarie strategie per la tutela e il rilancio del settore".

La richiesta di provvedimenti sul fronte agricolo, finanziario e promozionale arrivano dai rappresentanti di un gruppo di imprese che produce 312mila ettolitri di vino, l'80% del totale regionale pari a 526mila: Alessandra Seghene-Terre di Romangia Romangia Igt, Moscato di Sorso, Sennori doc, Giovanni Porcu-Malvasia di Bosa doc, Daniela Pinna-Vermentino di Gallura docg, Mario Moro-Alghero doc, Giovanni Pinna-Vermentino di Sardegna doc, Emanuele Garau-Cannonau di Sardegna doc, Francesca Argiolas-Vini di Sardegna doc, Sandro Murgia-vini di Cagliari.

Le imprese vitivinicole chiedono "la creazione di un piano di comunicazione che sostenga la ripartenza del settore e lo rilanci in Italia e all'estero e un Piano Marshall che garantisca liquidità alle aziende e le ponga in condizione di affrontare la ripresa". In particolare si punta sull'accesso agevolato e garantito al credito per un importo pari al 25-30% del fatturato dell'anno precedente, liquidità a fondo perduto per portare avanti la conduzione delle vigne e cantine, sospensione dei mutui e scadenze fino al 2021.

Si chiede poi di portare dal 40 al 60% la percentuale di finanziamento a fondo perduto del piano nazionale di sviluppo. Per quanto riguarda la promozione "sarebbe opportuno creare un fondo dedicato espressamente alla promozione - dicono gli otto consorzi - in quanto nel momento in cui questa emergenza sarà terminata, si scatenerà una competizione fortissima tra Paesi produttori a livello internazionale in cui dovremmo assolutamente farci trovare preparati, mettendo in evidenza tutte le nostre eccellenze".
  
   

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