Petizione al governo, piano urgente di sostegno fiscale
DI MARIA GRAZIA MARILOTTI
Il giorno più bello della vita senza il tradizionale bacio, gli abbracci di parenti e amici, incognite su ricevimento e luna di miele. Ancora, dispositivi di protezione che andrebbero a compromettere il tradizionale clima di festa. La corsa al rinvio al 2021 è già partita e procede incessante. Per via dello stop a tutte le cerimonie imposto nell'ambito delle misure anti contagio sono 17mila in Italia i matrimoni annullati tra marzo e aprile, altri 50 mila sono in forse per maggio e giugno tra cui 5mila in Sardegna. Una perdita stimata in 26 miliardi, un calo dei ricavi del 80-100% come sottolineato da Assoeventi, associazione di Confindustria del settore. Tante aziende rischiano di finire sul lastrico in un settore che promuove lo sviluppo del territorio.
E ora l'industria dei matrimoni chiede aiuto al governo con una petizione partita da Camelia Lambru e Mariangela Savonarota, titolari di Italian Wedding Awards, l'oscar nazionale dei matrimoni. Si chiede un piano urgente di sostegno fiscale e previdenziale a imprese e liberi professionisti, la costituzione di un codice Ateco per l'organizzazione dei matrimoni, un sostegno immediato con un contributo mensile per 6 mesi da marzo ad agosto per far sopravvivere le aziende in difficoltà e la garanzia di accesso al credito, prestiti a fondo perduto o a tasso zero.
In Italia nel 2019 ci sono stati quasi 220mila matrimoni, un giro d'affari stimato in 540 milioni di euro, con spesa minima di 55 mila euro per evento nuziale e che ha generato 463 mila arrivi e oltre 15 milioni di presenze e ancora in crescita. Intorno ai fiori d'arancio ruotano 83 mila aziende e 1 milione di lavoratori. Lo stop colpisce 8 mila e 500 location, 2 mila e 500 fioristi, 2 mila catering, 8 mila fotografi, 6 mila e 500 musicisti, 3 mila e 500 wedding planners e tanti altri. Nemmeno le riaperture previste con la fase 2 a maggio rassicurano gli operatori del settore per il protrarsi delle misure di distanziamento sociale.
"Non sarà una mascherina a impedire la felicità, anzi sarà lo strumento per crearla", affermano Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia, titolari di Oggi Sposi & Exclusive Wedding e referenti regionali dell'Italian Wedding Awards. "Dobbiamo venire fuori dall'oscurità e creare nuove opportunità per rinascere, ripianificando i nostri tempi e le nostre vite e cogliendo tutte le opportunità per ricominciare, convinti che tutto questo ci aiuterà a diventare migliori".
Per le due wedding planners, "questi dispositivi nati per proteggerci possono trasformarsi in accessori glamour, diventando parte integrante di outfit d'alta classe e nuovo trend. Inventeremo anche nuovi modi per poter stare vicini e abbracciarci studiando nuovi progetti per rendere tutto ancora più emozionante più bello. Nell'attesa di ripartire noi e tutti i fornitori del wedding saremo qui a tenere per mano i nostri sposi e a coinvolgerli in un nuovo inizio, ma abbiamo bisogno anche del confronto e della attenzione da parte delle istituzioni per cui, nelle vesti di referenti per la regione Sardegna di Italian Wedding Awards ci facciamo portavoce e ambasciatrici del comparto del wedding e degli eventi in Sardegna per rivolgerci direttamente al Governo e aprire un dialogo costruttivo".