Pratica riconosciuta da Unesco e seguita da turisti, ora su Fb
(ANSA) - NUORO, 15 APR - La transumanza degli ovini, pratica diffusissima fin dal Medioevo in Sardegna per trasferire il bestiame dai pascoli di montagna in pianura, riconosciuta dall'Unesco come patrimonio immateriale dell'umanità, è una tradizione da custodire gelosamente e da condividere. Ad Arzana, paese ogliastrino di oltre 3mila abitanti, "sa tramuda" da qualche anno è diventata meta ricercata per i turisti: nel 2019, 100 persone hanno partecipato al percorso, che in Ogliastra va dai 30 ai 60 chilometri e porta i pastori attraverso Arzana, Villagrande, Ulassai, Gairo e Ierzu, sino alle aree marine di Tortolì e del Sarrabus. Quest'anno con le misure anti-covid niente partecipazione di turisti al percorso, che di solito termina con la condivisione del pranzo: l'evento verrà condiviso "in contumacia/a distanza". La nuova formula, organizzata dall'Agenzia di ecoturismo Sardaigne en liberté, da Slow Food Ogliastra e dal comune di Arzana, propone l'evento in diretta Facebook domenica 19 aprile, dalle 9.30 alle 10.30, con il commento dell'antropologo Bastiano Mannia, che seguirà il percorso del gregge guidato dal pastore di Arzana Vincenzo Loi.
"Abbiamo organizzato la transumanza in contumacia/a distanza perché crediamo che questa tradizione aiuti a conoscere meglio la Sardegna ed il tipo di turismo in cui crediamo, fatto di sostenibilità dell'ambiente di produttori e prodotti locali - ha spiegato il sindaco di Arzana Marco Melis - La ripresa del comparto turistico dopo la pandemia, rimette in discussione tutto il mondo del turismo attuale. Produrre a livello locale, consumare i prodotti locali e viaggiare seguendo criteri ecosostenibili - ha sottolineato il primo cittadino - ci sembra più che mai il modello da adottare nel futuro per ripartire su basi affidabili e benefiche per i viaggiatori e tutti coloro che sono solidali con questo tipo di turismo". (ANSA).