Olbia, Polizia ritiene che possa far parte di rete di pedofili
Adescava ragazzine sui social, si fingeva loro coetaneo e le induceva a fotografarsi senza veli. Un 30enne gallurese è stato denunciato dagli agenti di polizia del commissariato di Olbia, che l'accusano di possesso e divulgazione di materiale pedopornografico. Secondo gli agenti, l'uomo potrebbe far parte di una rete di pedofili. Gli investigatori sono arrivati a lui dopo una complessa attività investigativa dalla quale è emersa la modalità di approccio online con le adolescenti. La madre di una di loro, una 14enne olbiese, ha segnalato al commissariato che da tempo sua figlia veniva subissata di messaggi provenienti dal profilo Instagram dell'uomo.
L'indagine ha permesso di accertare che nella trappola erano cadute una decina di ragazze, amiche e coetanee della giovane, una all'insaputa dell'altra. L'uomo è stato individuato dagli agenti con sofisticati accertamenti tecnici e il coinvolgimento di diverse Procure, che hanno fatto scattare perquisizioni domiciliari e informatiche in varie parti d'Italia. Si è così scoperto che l'uomo ha un archivio con migliaia di immagini pedopornografiche. Nel corso di un'altra indagine su disposizione della Procura di Tempio è stato denunciato anche un 50enne che aveva tentato di adescare dei minori su internet.