Lorenzo e Matilde, "fermati al check-in. Nessuno sa dirci nulla"
Bloccati a Bali da quattro giorni: non possono partire per colpa del passaporto italiano. Tra le decine di persone bloccate in Indonesia anche due sardi: vorrebbero tornare in Europa, a Londra e Copenaghen, ma al momento sono costretti a rimanere in Indonesia. Inizialmente anche con lo spauracchio - ora scongiurato dopo la proroga del visto di trenta giorni da parte dell'ufficio immigrazione - di dover pagare 80 euro di multa per ogni giorno di permanenza.
"Siamo bloccati a Bali - racconta all'ANSA Lorenzo Zanata, 26 anni, cagliaritano residente a Londra - avevamo un volo di ritorno a Londra con scalo a Kuala. Al drop off delle valigie ci hanno negato il check-in perché possessori del passaporto italiano. Eravamo già da 19 giorni a Bali. E tra l'altro non siamo stati in Italia da dicembre". Non solo italiani: "La stessa cosa per spagnoli e francesi - continua- non ci era consentito fare scalo a Kuala. Abbiamo fatto mille giri tra consolato, immigrazione e ambasciata, ma nessuno sa dirci niente. Se non avessimo avuto la proroga del visto dal 26 avremmo dovuto pagare 80 euro al giorno di multa".
Sono giorni difficili. Anche perché sino al 26 a Bali è festa nazionale ed è ancora più complicato risolvere qualcosa negli uffici. Da Cagliari sono partite delle Pec al ministero degli Esteri per cercare di sbloccare la situazione. "Sembra che non ci sia possibilità di organizzare alcun rimpatrio - racconta da Bali Lorenzo - sino a quando ci sono voli commerciali. Ma sono collegamenti che possono costare sino a 8000 euro senza garanzie su imbarchi e scali". Con Lorenzo anche la cagliaritana Matilde Satta, che studia e lavora a Copenaghen. Inutile spiegare alle autorità locali che non si vive in Italia da anni: il problema è il passaporto italiano. I due giovani erano partiti da Londra lo scorso 25 febbraio. Stanno bene, ora vorrebbero solo tornare a casa, ma la situazione è complicata e per ora non si è riusciti a sbloccarla.