Incontro con azienda, formalizzazione nelle prossime ore
Via all'iter per il licenziamento collettivo dei 1.453 dipendenti di Air Italy. La procedura di mobilità partirà con le comunicazioni dei vertici alle rappresentanze sindacali aziendali, ma l'incontro di oggi con i sindacati, convocato dal responsabile delle relazioni industriali, Antonio Cuccuini, è stato un passaggio preliminare rispetto alla formalizzazione attesa per le prossime ore. Poi le sigle potranno chiedere un confronto con la società: a disposizione ci sono 45 giorni per incontri in sede aziendale e altri 30 in sede ministeriale.
"Sfrutteremo ogni ora per salvare i posti di lavoro e una realtà che ha garantito il trasporto aereo isolano per 55 anni", assicura Elisabetta Manca della Uiltrasporti territoriale, che chiede aiuto alle istituzioni. "Il governo - insiste -emani presto un decreto che assicuri gli ammortizzatori sociali ai lavoratori, come già per altre compagnie, e i due governi regionali direttamente interessati dalla crisi, Lombardia e Sardegna, si attivino". "Venerdì scorso - ricorda la sindacalista - avevamo hanno chiesto un incontro al presidente Solinas, ma senza risposta". Finora, attacca, "il presidente ha operato da solo, senza confrontarsi, ma deve ascoltarci e aggiornarci su quanto si sta facendo".
Arnaldo Boeddu, segretario della Filt Cgil Sardegna, precisa che "l'azienda non potrà prendere decisioni unilaterali prima di 75 giorni", chiede "soluzioni a tutela del reddito dei lavoratori" e auspica che "le istituzioni cerchino un partner interessato, solido finanziariamente, da affiancare all'azionariato pubblico-privato". Domani la Filt Cgil si riunirà a livello regionale per analizzare a fondo la comunicazione aziendale di oggi.
Incalza la Regione anche il consigliere del M5s Roberto Li Gioi. "A che punto sono le interlocuzioni per la compagnia aerea a partecipazione regionale? - chiede l'esponente pentastellato - La politica non può sprecare il poco tempo disponibile per evitare che alte professionalità restino per strada". Di qui l'appello all'assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino affinchè rispetti "l'impegno preso di lavorare 24 ore su 24 per dare risposte concrete".
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