Cumpostu (Sni), siamo anche contro insularità in Costituzione
Nasce il comitato del "non voto" in occasione del referendum sul taglio dei parlamentari in programma il 29 marzo.
"In quella data - ha spiegato oggi uno dei promotori, Bustianu Cumpostu di Sardigna Natzione - scrivere 'sì' o 'no' nell'urna significa riconoscere valenza alla Costituzione italiana, ma noi siamo indipendentisti e non riconosciamo lo Stato che è solo l'ultimo dominatore del nostro popolo, non possiamo ratificare una Carta che all'articolo 5 non prevede l'esistenza della nazione sarda".
Cumpostu, in una conferenza stampa sotto il Consiglio regionale, questa mattina ha sottolineato anche che, se questa non fosse stata una legge costituzionale, "noi ci saremmo espressi per il 'no' perché il taglio di deputati e senatori è solo una riduzione di democrazia inaccettabile".
Dopo la campagna referendaria - annunciano gli indipendentisti - nascerà anche un altro comitato, stavolta "contro l'insularità in Costituzione". Infatti, ha osservato Cumpostu, "il Comitato per l'Insularità ripropone la formula bocciata della questione Meridionale e dell'assistenzialismo: un'iniziativa populista e strumentale per chiedere elemosine e assistenza a chi è causa principale dei mali che affliggono la Sardegna.