Coronavirus: sindaco annulla carnevale

Sardegna
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Scatta allarme per paziente ricoverato con broncopolmonite

Pronto soccorso chiuso per alcune ore e una sfilata di carnevale annullata. È accaduto oggi a Carbonia e San Giovanni Suergiu. Il 118 ha trasportato proprio da S. Giovanni un paziente con una broncopolmonite. L'arrivo del malato ha fatto scattare l'emergenza coronavirus nonostante, a causa della mancanza di alcuni sintomi, non sia stato avviato il protocollo previsto dall'unità di crisi regionale e quindi non fosse un caso sospetto. In via precauzionale medici e personale sanitario hanno indossato mascherine e tute, mentre le ambulanze in arrivo venivano lasciate all'esterno in attesa della fine dell'emergenza. Il Pronto soccorso è rimasto chiuso il tempo necessario per una sanificazione, decisa sempre in via precauzionale. Il paziente è attualmente ricoverato al Sirai, non è stato trasferito in nessuna altra struttura, sono stati comunque prelevati i tamponi per le analisi. A S.Giovanni Suergiu, paese in cui vive, per oggi era prevista la sfilata di carnevale, annullata dalla sindaca Elvira Usai.
    "In seguito a ripetute e attente interlocuzioni con il personale sanitario dell'ospedale Sirai di Carbonia e con la Prefettura - si legge sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di San Giovanni Suergiu - in via precauzionale, a causa di un sospetto caso di coronavirus nel nostro paese, si deve procedere all'annullamento della sfilata di carnevale che si sarebbe dovuta tenere questo pomeriggio e di tutti i festeggiamenti collegati. Sarà cura di questa amministrazione procedere ad aggiornamenti sulla questione non appena si avranno ulteriori notizie". La sindaca Usai è anche scesa in piazza con un megafono per avvisare le persone che si stavano preparando per partecipare alla sfilata.

5 MEDICI IN QUARANTENA. Cinque medici sardi - uno in servizio all'Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, due all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari, uno all'Assl sassarese e uno a Oristano - sono stati momentaneamente sospesi dal lavoro e invitati alla quarantena volontaria dai dirigenti dei rispettivi reparti perché nei giorni scorsi sono rientrati in Sardegna con un volo da Singapore, dopo una crociera nei mari asiatici. I medici coinvolti, che già nei giorni scorsi si erano recati al lavoro, questa mattina hanno ricevuto un avviso per telefono, con il quale appunto gli è stato comunicato di restare a casa.

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