Convegno promosso da Legacoop a Cagliari
(ANSA) - CAGLIARI, 29 NOV - Guardare al futuro con un'attenzione alle giovani generazioni e alla sostenibilità con un obiettivo: superare le diseguaglianze. Che non sono solo in termini di Pil, ma anche sociali, energetiche e in fatto di trasporti. Questi i temi affrontati nel corso dell'appuntamento "Sosteniamo il futuro", l'agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile promosso da Legacoop Sardegna.
A rimarcare la necessità di lavorare e intervenire per superare le diseguaglianze è stato il presidente di Legacoop Claudio Atzori che ha posto l'accento anche sulla questione metano e metanizzazione. "E' uno strumento che serve per abbassare le diseguaglianze". Il presidente ha rimarcato la necessità di "trovare soluzioni" al problema legato al fatto che "molti ragazzi non studiano e non lavorano". Per questo motivo e per superare le "diseguaglianze diventa importante l'agenda 2030".
Posizione condivisa anche da Pierluigi Stefanini, presidente di Asvis che, ricostruendo lo scenario nazionale, ha ricordato l'importanza della sostenibilità. Il presidente di Confindustria Sardegna Maurizio de Pascale ha rimarcato il fatto che "in Sardegna serve industria". E serve anche "un sistema dei trasporti efficiente e uno energetico". Compreso il metano "e il sistema di collegamento con la dorsale". Per Daniela Ducato di Edizero attenzione ai diritti delle donne "sottopagate rispetto agli uomini" ma elemento portante della green economy.
Maria del Zompo, Rettrice di Cagliari, ha parlato di pari opportunità "primo rettore donna dopo 400 anni" ma anche di sviluppo e crescita. E della necessità di partire dagli asili. A parlare su sviluppo sostenibile anche Emiliano Deiana, presidente dell'Anci Sardegna. Antonello Cabras, presidente Fondazione di Sardegna ha parlato degli obiettivi da raggiungere. L'assessore della Difesa dell'Ambiente Gianni Lampis ha ricordato il traguardo raggiunto con la vertenza Eurallumina. Poi gli interventi di Michele Carrus, Riccardo Barbieri, Silvia Mongili, Annalisa Columbu e don Marco Lai della Caritas. (ANSA).