Il filosofo a Cagliari ospite del festival Skillellé
di Maria Grazia Marilotti
"L'antidoto ad una falsa idea di perfezione è difendere l'imperfezione che contiene in sé il valore della diversità, della creatività, dell'innovazione". Lo racconta, in un colloquio con l'ANSA, Telmo Pievani, scrittore e filosofo della scienza autore del saggio "Imperfezione - Una storia naturale", ospite a Cagliari della decima edizione di "I libri aiutano a leggere il mondo - Skillellé", progetto ideato da Laura Pisu e Barbara Cadeddu dell'associazione culturale Malik.
"Ho voluto scrivere un libro controcorrente. Viviamo in un tempo in cui ci viene richiesto di adeguarci a modelli di perfezione imposti dalla società", spiega il filosofo, presidente della Società italiana di Biologia Evoluzionistica e titolare della prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche all'Università di Padova. "I giovani poi sono bombardati sui social di messaggi con indicazioni legate a un 'conformismo digitale'.
Ma - avverte - dove c'è perfezione non c'è evoluzione. Siamo frutto di una storia evolutiva che ci ha resi tutti diversi. In natura domina l'imperfezione, lo stesso cervello umano o il Dna sono pieni di imperfezioni. Il libro non è un elogio dell'imperfezione ma sottolinea la necessità di valorizzare le imperfezioni perché sono quelle a renderci diversi, unici e quindi preziosi, come i pezzi rari". La rassegna Skillellé tra Cagliari e i comuni della Città Metropolitana, che fino al 21 dicembre mette al centro la cultura e l'invito alla lettura, è dedicata a un pubblico di tutte le età ma con un occhio ad adolescenti e le loro famiglie.
E Pievani ha un'idea anche per le nuove generazioni: "Ai giovani, di fronte al quesito 'cosa farò da grande', suggerirei di sviluppare la propria diversità e unicità. E usare al meglio anche le loro piccole imperfezioni, chiave per sviluppare la propria creatività".