Due ore di concerto tra sperimentazione e storiche hit
Non poteva avere un'inaugurazione migliore il 37/o Festival Jazz in Sardegna, che ha visto ieri notte sul palco del Teatro Massimo di Cagliari la leggenda del jazz Herbie Hancock. Nella prima delle tre date italiane (questa sera sarà a Sanremo mentre domani si esibirà a Milano), il famoso pianista e compositore americano ha strappato applausi in oltre due ore di concerto, non solo ripercorrendo i brani più noti della sua lunga carriera ma proponendo anche alcune canzoni inedite che faranno parte del prossimo album.
Nel piccolo (760 posti a sedere) ma accogliente teatro cagliaritano, completamente ristrutturato di recente e con un'acustica perfetta, Hancock si è esibito alla testa di una line up di altissimo livello con James Genus al basso, Lionel Loueke (chitarra e voce), Justin Tyson alla batteria ed Helena Pinderhughes (flauto traverso e voce). Da Overture, col quale ha aperto il concerto, al bis finale Chameleon, Hancock ha strappato applausi e una meritata standing ovation finale. Nove i brani in scaletta - su tutti una straordinaria esecuzione di Actual Proof - tra sperimentazione, lunghi assolo e virtuosismi che hanno incantato la platea.
L'anno prossimo il festival Jazz in Sardegna compie 40 anni e gli organizzatori - guidati dal direttore artistico Massimo Palmas - hanno voluto fare le cose in grande, portando in Sardegna uno dei più grandi musicisti della storia, dopo che i palchi del festival, soprattutto tra gli anni 80 e 90, hanno visto esibirsi tutti i nomi più importanti del jazz e non solo.
Alle soglie delle 80 primavere, Hancock è sempre in gran forma. Accompagnato da una band di tutto rispetto, scherza sul palco coi suoi musicisti e ammalia il pubblico giostrando, come sempre, tra l'organo e il pianoforte classico, sino al gran finale con la famosissima Canteloupe Island, prima dell'unico bis.
Jazz in Sardegna propone altri ospiti illustri sino a sabato 2: il quartetto di Eli De Gibri, Franco D'Andrea con il suo Ottetto e Blicher Hemmer Gadd, il trio che riunisce la leggenda della batteria Steve Gadd, il sassofonista (due volte Danish Grammy) Michael Blicher e il grande specialista dell'organo Hammond, Dan Hemmer.
Domenica 3 e lunedì 4, fuori abbonamento, sempre al Massimo c'è "De André canta De André", il concerto di Cristiano De André dedicato al padre Faber.