Ponte Oloè, si cerca strada alternativa

Sardegna

Faccia a faccia in Regione, verso Conferenza di servizi

Superare il blocco del ponte di Oloè, sulla provinciale Oliena-Dorgali, ripristinando la viabilità esistente attraverso il ponte di Papalope, da mettere in sicurezza insieme al guado, oltre il ponte romano. E' questa la soluzione temporanea ipotizzata, in attesa che vengano sciolti tutti i nodi che ancora non consentono il dissequestro della struttura, in un vertice all'assessorato dei Lavori Pubblici a Cagliari, che ha riunito attorno allo stesso tavolo il Genio Civile, l'Autorità di Distretto idrografico e il Comune di Oliena.

Nel corso della riunione, alla presenza dell'assessore Roberto Frongia, è stata annunciata la convocazione di una conferenza di servizi sulla soluzione prospettata, che prevede in caso di chiusura dell'attraversamento di Papalope anche la sistemazione delle strade che consentiranno di raggiungere in maniera agevole l'abitato di Oliena. "Abbiamo chiara l'esigenza di arrivare, alla massima garanzia di sicurezza - ha spiegato Frongia - e per fare questo in tempi che ci auguriamo possano essere relativamente brevi è necessario convocare un tavolo tecnico che prevede la partecipazione della Sovrintendenza, del Prefetto di Nuovo e della Protezione Civile affinché venga rilasciato un parere favorevole, ognuno per le proprie competenze e ambiti d'interesse, in attesa che i Comuni di Oliena e Dorgali possano riavere la viabilità principale rappresentata dal ponte di Oloè".

"Ci stiamo adoperando con ogni mezzo per arrivare alla conclusione della situazione - ha detto il sindaco di Oliena Sebastiano Congiu - Mi auguro che venga superato ogni impedimento di carattere burocratico per acquisire tutti i pareri e accelerare il più possibile i tempi. La Comunità di Oliena aspetta una soluzione al problema". Il ponte di Oloè, crollato durante l'alluvione del 2013 provocando la morte del poliziotto Luca Tanzi, è sotto sequestro dal febbraio 2017 su richiesta della Procura di Nuoro. In questi giorni il tribunale ha rigettato l'istanza di dissequestro del viadotto presentata dalla Provincia a conclusione di una serie di lavori di messa in sicurezza. Secondo i tecnici del Palazzo di giustizia, le opere finora completate non garantiscono ancora la non pericolosità del ponte: servono altre indagini e nuovi interventi.
  

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