Presidio di Sardigna Natzione davanti al monumento
"La storia del popolo sardo è stata nascosta, oscurata attraverso processi di autoidentificazione di miti che non ci appartengono e che sono nemici della nostra storia, come Garibaldi". Così all'ANSA il leader di Sardigna Natzione Indipendentzia, Bustianu Cumpostu. La storica figura dell'indipendentismo sardo e numerosissimi militanti del movimento di cui è fondatore e guida, hanno manifestato di fronte al monumento dell'eroe dei due mondi, a Caprera, nell'arcipelago di La Maddalena.
"Abbiamo fatto un presidio per informare i turisti che arrivano a visitare il monumento e abbiamo spiegato bene che non abbiamo niente di personale contro la figura di Garibaldi, sebbene non ne condividiamo l'operato, ma che critichiamo soprattutto l'uso che ne è stato fatto", spiega Cumpostu. "La storiografia italiana ha fondato sulla figura di Garibaldi un Risorgimento nazionale che nascondeva conquiste, annessioni, stragi e stermini come qualsiasi altro allargamento di confini, il suo mito è servito ai Savoia per allargare i propri confini conquistando altri Stati, come il Lombardo Veneto o le Due Sicilie", è la posizione di Sardigna Natzione Indipendentzia.
Superare questa scarsa conoscenza per la storia sarda e per i suoi miti è il prossimo passo da compiere. "Vogliamo che venga fuori quanto è stato fatto per imporci l'appartenenza alla storia inventata di una nazione inventata - annuncia Cumpostu - perciò attaccheremo tutte le basi delle agenzie di italianizzazione forzata". Non solo monumenti come quello di Garibaldi, ma "anche la Soprintendenza, che si fa proprietaria dei beni culturali sardi e che per trent'anni ha tenuto in prigione i Giganti di Mont'e Prama perché non sapevano dargli una interpretazione", attacca il leader di Sni. "E la prossima volta toccherà alla scuola, altro strumento di integrazione forzata, imposta", chiarisce Cumpostu.