Ottocento ettari di macchia mediterranea distrutta dal fuoco a Tortolì. E' questo un primo bilancio dell'incendio divampato nel primo pomeriggio di sabato vicino al lido di Orrì, proseguito verso sud a Foxi Lioni e durato per tutta la notte. Cinque squadre dei Vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte per arginare le fiamme che si spingevano verso Bari Sardo e da ieri mattina alle 6 sono ripresi i voli di tre Canadair e di due elicotteri della flotta regionale, che vengono coordinati dal Posto di Comando Avanzato Interforze allestito a Tortolì e dall'Unità di crisi della prefettura di Nuoro che ha organizzato le operazioni con i Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale Regionale.
La Prefettura aveva dato l'ordine di evacuazione per due camping e per decine di villette e case coloniche vicino al mare. Gli uomini del 118 durante le fasi di estinzione hanno soccorso una donna di 75 anni vincolata in un letto di degenza nella sua abitazione di Sa Tanca Noa trasportata in zona sicura e affidata alle cure dei medici del 118. Gli evacuati sono rientrati quasi tutti nei campeggi sgomberati. Fortunatamente nonostante le dimensioni dell'incendio non ci sono vittime.
ROGO PARTITO DA FALO' AGRICOLTORE. All'origine del rogo ci sarebbe un abbruciamento di sterpaglie da parte di un agricoltore. "Non c'è nessun dolo alla base del disastro che ha colpito questo territorio ma un'imprudenza, una azione colposa - ha detto all'ANSA il comandante del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Antonio Casula confermando ciò che aveva già spiegato all'incontro nel Comune di Tortolì - Abbiamo individuato il punto di innesco dell'incendio che è la zona di San Salvatore nei pressi della spiaggia di Orrì un'area utilizzata per attività agronomiche: il rogo è partito da un agrumeto in cui un uomo stava bruciando residui di potatura acccumulati nel suo terreno. L'attività investigativa è nel pieno del lavoro per accertare questa tesi, stiamo incrociando i dati e le testimonianze per avere la certezza di questa responsabilità. Spetterà poi alla magistratura intervenire con provvedimenti adeguati. Se da un lato tiriamo un sospiro di sollievo perché non c'è stato dolo - ha concluso il Comandante - dall' altro constatiamo che nonostante la nostra costante campagna di sensibilizzazione ancora non c'è consapevolezza del divieto di bruciare sterpaglie in una giornata di vento e quindi a forte rischio. Un punto sul quale dobbiamo intervenire con più forza"
REGIONE PARTE CIVILE. Sul posto si sono recati l'assessore regionale all'Ambiente Gianni Lampis e la Prefetta di Nuoro Anna Aida Bruzzese. La ricognizione sul territorio da parte delle autorità prima in auto e poi in elicottero si è conclusa con un incontro nel Comune di Tortolì, che ha visto insieme alla Prefetta e all'assessore, il sindaco di Tortolì Massimo Cannas, i rappresentanti della Protezione civile regionale, del Corpo Forestale, dell'Agenzia Foresta e dei Vigili del fuoco. "Abbiamo verificato che la situazione sia pur fortemente preoccupante è stata contenuta dall'alta professionalità degli uomini in campo che hanno dimostrato un senso del dovere di chi è andato oltre il contratto di lavoro - ha detto all'ANSA l'assessore Lampis - Persone che sono in piedi da quasi 24 ore e alle quali va il nostro primo ringraziamento oggi. Dalle ultime stime sappiamo che l'incendio si è esteso per circa 700 ettari , quindi parliamo di una superficie più contenuta rispetto ai numeri dati qualche ora fa. Quella di sabato è stata una giornata campale ma soprattutto di paura per le persone sulla costa: sono stati evacuati camping, agriturismo, abitazioni private - ha concluso l'assessore - mi auguro che ci sia una accelerazione dell'attività investigativa affinché i criminali che hanno devastato questa terra siano assicurati alla giustizia, con la Regione che si costituirà parte civile". E sull'incendio è intervenuto anche il Governatore sardo Christian Solinas:"Voglio esprimere un plauso e un ringraziamento a tutti gli uomini in campo del Corpo Forestale, di Forestas, dei vigili del fuoco e ai tanti volontari della Protezione civile in campo - ha affermato -Siamo ora impegnati a cercare le cause e i responsabili di questo disastro oltre che a verificare i margini per ristorare i danni subiti dalle comunità colpite".
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