Cerimonia sobria ma solenne, giovani sull'altare per saluto
Sarà una cerimonia all'insegna della sobrietà, ma non per questo meno solenne, quella nel corso della quale domenica 7 luglio, monsignor Roberto Carboni riceverà dalle mani del suo predecessore Ignazio Sanna il bastone pastorale che lo consacrerà come nuovo arcivescovo di Oristano.
"Domenica pranzerò con i frati del Convento di san Francesco dove ho vissuto per sette anni prima di lasciare la Sardegna e poi mi fermerò a pregare davanti al Crocifisso di Nicodemo", ha raccontato oggi padre Carboni. Proprio dalla Chiesa intitolata a San Francesco partirà alle 17,45 il corteo a piedi che lo accompagnerà davanti alla porta della vicina cattedrale di Santa Maria, dove all'ingresso sarà accolto con l'immagine del Crocifisso e poi davanti all'altare sarà mostrata e letta ai fedeli la Bolla in latino con la quale papa Francesco lo ha nominato arcivescovo metropolita di Oristano. Momento clou della cerimonia sarà quello della consegna del Pastorale.
C'è già grande attesa per le parole che il nuovo arcivescovo di Oristano pronuncerà al momento dell'omelia. Qualche passaggio sarà dedicato probabilmente ai giovani. "Hanno bisogno di essere ascoltati, io voglio ascoltarli ed essergli vicino e anche per questo - ha spiegato - la celebrazione di domenica prossima si concluderà proprio con un saluto di accoglienza affidato a due giovani dell'arcidiocesi. Monsignor Carboni ha anche confermato che continuerà a essere anche vescovo della Diocesi di Ales Terralba puntualizzando che non ci sarà né una soppressione della Diocesi di Ales Terralba né un suo accorpamento all'Arcidiocesi di Oristano. "Ognuna conserverà i suoi uffici e io continuerò a guidare la Diocesi di Ales Terralba come mi ha chiesto Papa Francesco quando mi chiese di dirigere l'Arcidiocesi di Oristano", ha spiegato monsignor Carboni.