Il militare già preso di mira l'anno scorso
L'auto di un carabiniere in servizio alla stazione di Buddusò (Sassari) è stata incendiata la scorsa notte. Gli investigatori non hanno dubbi sull'origine dolosa del rogo che ha distrutto la Volkswagen Golf del militare, che non è del posto, e già vittima di un analogo atto intimidatorio l'anno scorso. All'individuazione dei responsabili lavorano i carabinieri del comando provinciale di Sassari, della compagnia di Ozieri e della stazione di Buddusò.
L'incendio è stato appiccato proprio davanti alla caserma: i militari impegnati nelle indagini stanno acquisendo le immagini del sistema di videosorveglianza. Analogo episodio era accaduto il 21 maggio ad Orgosolo, quando era stata data alle fiamme l'auto di un carabiniere il giorno dopo l'inaugurazione della nuova sede dell'Arma.
Appena appresa la notizia dell'attentato a Buddusò, il comandante provinciale di Sassari, Luca Corbellotti, si è recato in caserma per portare la solidarietà alla vittima e per seguire personalmente gli sviluppi delle indagini. Sul posto per spegnere le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco. Lo stesso carabiniere era stato vittima di un altro attentato l'anno scorso: in quel caso l'autore dell'incendio venne individuato in un ventenne che decise di reagire in quella maniera dopo essere stato ripreso per la sua condotta mentre girava a cavallo per le vie del paese. Denunciato, il giovane ora è sotto processo. Gli investigatori escludono che possa essere lui il responsabile anche di nuova intimidazione.
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