Paese sardo isolato, sindaco si dimette

Sardegna

Succede a Lodè, nel Nuorese. Primo cittadino "getto la spugna"

Nel paese di Lodè, un borgo in provincia di Nuoro di 1.600 abitanti, le principali strade in entrata e uscita sono pressoché impercorribili: una è chiusa l'altra è pericolosa. Così il sindaco, Graziano Spanu, esausto dopo mille battaglie ingaggiate senza ottenere risposte, ha deciso di dimettersi. Una clamorosa protesta per il primo cittadino in carica da tre legislature, stanco di assistere ai disagi per i suoi concittadini e le imprese e di peregrinare nei palazzi delle istituzioni "per pietire un diritto".

"Getto la spugna - conferma all'ANSA il sindaco Spanu - sono logorato, ho gli incubi la notte per questa situazione che va avanti da ottobre, da quando la principale strada di accesso, la provinciale 3, che da Siniscola porta a Sant'Anna e poi a Lodè, è stata chiusa dalla Provincia perché pericolosa: si erano verificate delle frane. Da allora - spiega - arriviamo e usciamo dal paese dalla provinciale 24, Torpé-Lodè, una strada altrettanto pericolosa".

"In alcuni tratti si restringe a tal punto che quando si incrociano due macchine bisogna fermarsi e proseguire a passo d'uomo - racconta il primo cittadino - Fino all'altro ieri avevamo un pullman messo a disposizione dall'Arst per far transitare i passeggeri dal bivio di Sant'Anna fino a Luddue, ora ce lo hanno tolto perché l'azienda di trasporti ha valutato che quella strada, appunto, è pericolosa". Un passo indietro del sindaco potrebbe esserci solo a una condizione. "Stavolta non abbocco alle promesse voglio garanzie scritte nero su bianco - avverte Spanu - Per questo faccio un appello al governatore Christian Solinas e all'assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia: vi prego, liberate questo paese dalla prigione e ridateci la nostra strada".
   

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