"La sicurezza non si misura con gli arresti ma con la presenza"
Dopo anni dall'inizio dei lavori, il vecchio istituto scolastico Pintor è diventato la nuova sede dei Carabinieri di Orgosolo. Oggi la cerimonia di inaugurazione con il comandante generale dell'Arma Giovanni Nistri. La nuova caserma è stata intitolata al maresciallo medaglia d'oro al valor militare Ettore D'Amore, ucciso in paese nel 1959 mentre era in servizio.
"Il passato è fatto di lutti, ferite ma anche di tante cose belle - ha detto il gen. Nistri - Il presente, qui ad Orgosolo, è fatto di impegno costante per concedere ai Carabinieri maggiore dignità e fare in modo che possano operare al meglio in favore della comunità. La sicurezza - ha sottolineato - non si misura dal numero di arresti ma dalla presenza, dalla disponibilità e dall'affidabilità dell'azione che si svolge. Ciò che è importante è che dove c'è scritto Arma ci sia quel luogo dello Stato a disposizione tutti".
Durante la cerimonia - c'erano anche gli studenti delle scuole - sono stati resi gli onori ai caduti dell'Arma intonando il silenzio. Quindi l'alzabandiera solenne e l'esibizione della banda della Brigata Sassari. "Questa è una giornata storica - ha chiarito il sindaco Dionigi Deledda ricordando che i Carabinieri sono presenti ad Orgosolo da 187 anni - Si conclude positivamente un percorso difficile iniziato nel 2011 e che ha dato i suoi frutti con la consegna della caserma nel maggio 2018.
Ringrazio i dirigenti dell'Arma con cui ho collaborato, la maggioranza in Consiglio comunale e l'artista Teresa Podda che ha realizzato all'ingresso della struttura un murales che accoglie nel migliore dei modi i militari nella nostra comunità con la scritta "Sos militares chin Sa Zente e pro sa zente" ("I militari con la gente e per la gente", ndr). Commovente il momento in cui è stata scoperta la targa in memoria del maresciallo D'Amore da parte della vedova di un'altra vittima, l'appuntato Santo Lanzafame. "Colpito a morte trovava la forza di scagliare una bomba che metteva in fuga il malvivente rendendone vana l'azione criminosa", questo il passaggio più toccante impresso sulla targa.