Filiera produzione e rete vendita tra Oristanese e Nuorese
C'è anche un carabiniere tra le 14 persone arrestate dai militari della Compagnia di Oristano con accuse che, a vario titolo, vanno dalla coltivazione, produzione, detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti alle estorsioni per il recupero dei crediti a ricettazione, furto, detenzione e porto illegale di armi da fuoco clandestine. Il blitz, denominato "Grighine", ha portato in carcere 13 persone, più una agli arresti domiciliari e ulteriori 2 indagati per i quali il gip del Tribunale di Oristano ha disposto l'obbligo di dimora nel Comune di residenza. Le indagini sono partite a luglio 2018 con la denuncia di un piccolo spacciatore perseguitato dai propri fornitori, per debiti legati alle cessioni di stupefacenti.
Tra gli arrestati nel blitz antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Oristano ci sono il militare Marco Saba, 36enne di Siamanna, e il fratello Stefano (34 anni) accusati di produzione di marijuana. Saba, secondo i suoi stessi colleghi, metteva in essere anche pratiche estorsive per recuperare i crediti, insieme con Andrea Cuscusa, 33enne di Villaurbana, che, secondo gli investigatori, da almeno due anni gestisce piantagioni di marijuana di grandi dimensioni in varie zone della Sardegna.
Cuscusa costituirebbe l'elemento di raccordo tra varie figure criminali nel territorio Oristanese come Stefano Caboni (53 anni) e Andrea Atzori (33 anni), entrambi di Villaurbana, e del Nuorese come i fratelli Francesco e Pietro Paolo Cottu, rispettivamente di 41 e 42 anni di Ollolai. I due, insieme al suocero di Francesco, Pinuccio Soru ed a Caboni Stefano gestivano, secondo gli investigatori, alcune delle più grosse piantagioni di marijuana dell'Isola. Tra i piccoli spacciatori in manette Danilo Giulio Galliazzo (32 anni di Siamaggiore), Carlo Satta 38enne di Oristano (ai domiciliari), Marco Garau (37 anni di Siamanna) e Andrea Todde, 29 anni di Ollastra. In carcere anche un giovanissimo liceale, il 19enne Nicola Russu di Siamanna, accusato di spaccio, e Stefano Vidili, 40enne di Uras. Obbligo di dimora per Matteo Deriu, 33enne di Siapiccia e Roberto Moreggio, 32enne di Terralba.