Fotografia Save the Children, Sardegna scala classifica
I servizi a disposizione ci sono. O almeno sono abbastanza: le mamme sarde non si possono lamentare. Ma, se si guardano le classifiche del lavoro e delle incombenze quotidiane all'interno della famiglia le difficoltà per le donne con figli sono pesanti. E infatti l'isola oscilla tra il 15/o e 16/o posto. In generale però le cose stanno andando meglio del 2017: per la Sardegna un posto migliore nella graduatoria nazionale, dal 15/o al 14/o posto. E questo, tradotto in carichi di lavoro per le mamme, significa un po' di respiro in più. Sono i risultati dell'analisi di Save the Children "Le Equilibriste: la maternità in Italia" diffusa in occasione della settimana della Festa della mamma.
La ricerca include l'Indice delle Madri, elaborato dall'ISTAT per Save the Children, che identifica le regioni in cui la condizione delle madri è peggiore o migliore sulla base di 11 indicatori rispetto a tre diverse dimensioni: quella della cura, del lavoro e dei servizi. Nell'area della cura, quella che tra l'altro registra il livello di distribuzione dei carichi familiari tra madri e padri, la Sardegna fa un bel balzo in avanti passando dal 18/o al 16/o posto. Nel 2004 era addirittura 19/a. Per quello che riguarda il lavoro femminile c'è un avanzamento di una posizione: ora le mamme sarde sono quindicesime. I dati a livello nazionale (e la Sardegna è sotto la media) dimostrano che oggi è ancora molto difficile per una madre conciliare vita professionale e cura dei figli. Se nella fascia d'età 25-49 anni infatti, le donne occupate senza figli sono il 64,3%, tra quelle con figli minorenni la percentuale scende al 56,8%.
Il ricorso al part-time per le mamme sembra una scelta quasi obbligata. Nella stessa fascia d'età (25-49 anni) ne usufruisce il 26,3% di quelle senza figli, mentre la percentuale sale al 40,9% tra le mamme. Tra le donne con un figlio lavora part-time il 38,5%, tra quelle con due figli il 42,9% e tra quelle con tre o più figli il 43,7%. Nei servizi l'isola perde un posto, ma è comunque 11/a. Vicinissima tra l'altro alla soglia obiettivo del 33% dell'UE: la copertura in Sardegna è quasi del 30%.