Stime in crescita in porti e aeroporti, crolla mercato estero
di Stefano Ambu
Nel 2018 Pasqua bassa e fredda. Quest'anno Pasqua alta e più calda. Con una serie di ponti e ponticelli che terranno in alcuni casi le scuole chiuse anche sino al 28 aprile. Ma non sarà boom negli alberghi. Almeno questo dicono le prenotazioni. "Speravamo molto nella Pasqua e nei ponti come avvio della stagione turistica - spiega all'ANSA Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi - Ma i risultati non saranno pari alle attese". Nel mirino il caos trasporti, in particolare per la situazione di queste ultime settimane: tanti, nell'incertezza, non hanno prenotato. "Un grande problema - conferma Manca - soprattutto per i weekend successivi alla Pasqua".
C'è il rischio di perdere clienti. Altri hanno scelto mete che garantivano più sicurezza. Anche considerando il fatto che nord Africa e medio Oriente, per una vacanza che sappia di anticipo d'estate, stanno tornando in auge e stanno facendo concorrenza alle mete sarde. Per quanto riguarda gli aeroporti, Olbia sta facendo un pò i conti per capire, nonostante la situazione di incertezza sullo scalo per il braccio di ferro tra Alitalia e Air Italy, come potrebbero andare le cose nei prossimi giorni. Mente Cagliari ha già il quadro chiaro. Elmas si appresta ad affrontare il primo picco di traffico stagionale con stime di crescita in doppia cifra: nel periodo 18-22 aprile 2019 vedrà transitare tra i 58.000 e i 63.000 passeggeri (nel ponte pasquale dell'anno scorso, tra il 29 marzo e il 2 aprile, i viaggiatori si fermarono a quota 51.111).
I movimenti previsti sono 449 (362 il consuntivo 2018). Si segnala la crescita dell'offerta di posti: 78.689, ovvero +23,9% rispetto al ponte pasquale del 2018 (quando erano 63.531 i posti in vendita). Per l'Isola scendono in campo i grandi hotel che aprono i battenti in vista dell'estate. Sarà il via per il 40% delle strutture. Garantiti, per chi arriva, almeno trentamila posti letto, il 30-35 per cento di quelli disponibili. C'è da considerare il crollo del mercato estero, che dovrebbe raggiungere anche picchi del -30%. Si cerca di compensare con gli ospiti italiani che continuano comunque a rappresentare la metà della torta turistica.
Anche il maltempo delle scorse settimane non è stato una buona pubblicità per l'Isola: al momento della prenotazione tutti si informano sulle condizioni meteo. E quando c'è qualcosa che non quadra, è facile che si cambi pagina. Bene Olbia con le crociere con quattro approdi tra il 21 e il 29 aprile. Ma Cagliari in questo campo farà il pennone: previste in porto sei navi. Si conta molto anche sul turismo interno con il doppio percorso delle scampagnate di chi vuole far vedere ai bambini pezzi di Sardegna mai visti: dal nord al sud con Cagliari come polo di attrazione. E dal sud al nord con le tradizionali mete di Alghero, Olbia e San Teodoro.
Si tratta però di movimenti in giornata che garantiscono sold out più a ristoratori e gestori di agriturismo che agli albergatori: gli hotel dovranno accontentarsi per la maggior parte di una o due notti. Per ammaliare i visitatori la Sardegna punta molto sui riti della Settimana Santa, dalla versione catalana ad Alghero a quella dei Is misterius a Cagliari. Ma ogni località ha un modo tutto suo di interpretare questo periodo. Il clou, ma qui siamo già oltre Pasqua, è Sant'Efisio, il più importante appuntamento di richiamo del periodo.
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