Ambasciata vieta proiezione Hotel Rwanda

Sardegna
@ANSA

Rassegna a Cagliari. Fondazione, abbiamo informato il Governo

Diventa un caso diplomatico la proiezione del film Hotel Rwanda, prevista per domani sera a Cagliari nell'ambito della rassegna "Musica e Storia". Oggi la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto, che cura l'evento, ha ricevuto una comunicazione scritta dall'Ambasciata del Ruanda a Parigi (da cui dipende anche l'Italia e il suo console onorario) in cui si invita a sospendere la proiezione del film, ambientato durante il genocidio del 1994.

"A tale comunicazione - spiega Francesco Accardo, consigliere di amministrazione della Fondazione - sono seguite numerose altre telefonate e mail da parte di associazioni, organizzazioni non governative, privati cittadini e anche di funzionari di altre ambasciate africane in Italia. Ciò che ci viene segnalato è che il protagonista del film, Paul Rusesabagina, sia in realtà un impostore, che non abbia mai salvato nessuno e che recentemente abbia fatto alcune uscite pubbliche di carattere negazionista legate agli avvenimenti di 25 anni fa, tanto da far pendere su di lui un mandato di arrestato internazionale da parte del Governo del Ruanda".

"Da parte della Fondazione Siotto - chiarisce Accardo - vi è il solo intento, e obbligo morale, di raccontare i fatti accaduti nel 1994: per questo motivo abbiamo voluto chiamare dei testimoni diretti, Franoise Kankindi e Eric Wibabara, entrambi dell'associazione Bene Rwanda Onlus. Essi stessi si sono dichiarati critici verso il film, ma hanno saputo contestualizzare la scelta evidenziandolo come il film più importante realizzato sull'argomento.

Stupisce che una simile comunicazione avvenga solamente il giorno prima della proiezione e che questa avvenga verso un istituto culturale privato e non attraverso gli organi di Governo italiani nelle sedi opportune". Da qui la richiesta avanzata dalla Fondazione "di indicazioni al nostro Governo tramite la Prefettura di Cagliari e agli uffici del Ministero degli Esteri. Allo stato attuale la proiezione del film non verrà cancellata e sarà comunque data la possibilità ai relatori - in piena libertà - di contestualizzarne fatti e protagonisti".
   

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