Applausi e ovazioni del pubblico a concerto Lirico Cagliari
Un viaggio musicale attraverso le comunità Rom di tutta Europa. Santino Spinelli, animatore dell'Alexian Group e dell'Orchestra Europea per la Pace, ha trascinato ieri sera il pubblico del Teatro Lirico di Cagliari in un concerto ricco di colori, suggestioni, poesia, tra ritmi nostalgici, struggenti e festosi. Un'ora e un quarto di live nel segno dell'incontro tra le culture con gli spettatori invitati a battere il tempo con le mani.
Si è aperta tra gli applausi scroscianti la prima delle due serate pensate in occasione della Giornata internazionale dei Rom da Romani Union Internazionale, Caritas Diocesana e Ufficio Migrantes di Cagliari. Sul palco 32 musicisti, tra cui tre figli di Spinelli. L'artista e compositore ha accompagnato il pubblico in un percorso musicale e canoro, "per una Europa unita, solidale e senza discriminazioni", come ha sottolineato tra un brano e l'altro di un concerto emozionante che si è sviluppato tra sinfonie rom e sinte inframezzate da canti in lingua romanì da lui composti e riletture di brani della tradizione. Un'antologia di musica romanì europea etnosinfonica. A dirigere l'orchestra, Luciano Pannese.
Ospiti speciali della serata, Roksana Rudeviča e Ornella Rudevich, artiste rom lettoni che hanno ammaliato gli spettatori con l'esecuzione di Gelem Gelem, l'inno transnazionale rom composto dopo la Seconda Guerra Mondiale da Žarko Jovanović. Il brano è stato riproposto sul finale tra le ovazioni del pubblico dal parlamentare macedone Samka Ibraimovski. Ma prima sono arrivate, tra le altre, Echi d'Oriente, Murdevel, il Padre Nostro in lingua romanes, Melologo per le vittime di Auschwitz. Spinelli ha ricevuto sul palco cagliaritano l'Oscar della cultura quale ambasciatore della cultura rom nel mondo. "La musica rom apre gli animi delle persone - ha detto il lettone Normunds Rudevics, presidente dell'Iru, l'organismo che rappresenta Rom e Sinti all'Onu - mi auguro che questo concerto possa portare a una visione diversa verso il nostro popolo".