Agenti aggrediti da gambiano già espulso

Sardegna
@ANSA
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Sindacato Es, ora ci aspettiamo che misura venga eseguita

Il gip del Tribunale di Sassari ha convalidato questa mattina l'arresto di Ali Mbye, il cittadino gambiano di 23 anni che ieri pomeriggio ha aggredito due agenti di Polizia con un coccio di bottiglia dopo essere entrato nel cortile della Questura sassarese. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere e ha emesso il nullaosta per la sua espulsione. Il 23enne era già stato colpito da un analogo decreto, ma non lo aveva mai rispettato. In base al nullaosta emesso oggi dal gip, Ali Mbye verrà trasferito nella Penisola in uno dei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr): da qui verrà organizzato il suo rientro nel Paese di origine.

I SIINDACATI DI POLIZIA - "L'autore dell'aggressione ieri pomeriggio negli uffici della questura di Sassari è un ventitreenne gambiano, Alì Mbye, che era giunto in Italia come profugo e per questo aveva ottenuto il permesso di soggiorno, dopodiché aveva commesso numerosi reati tra cui furti e spaccio di stupefacenti". A renderlo noto è Giovanni Cabras, dirigente nazionale del sindacato di polizia Equilibrio e sicurezza. "La sua espulsione, deliberata dall'autorità di pubblica sicurezza - ha aggiunto - era stata confermata dal Tribunale di Cagliari e già dal dicembre scorso sapeva ufficialmente dell'obbligo che aveva di lasciare l'Italia".

"È assurdo che nel nostro Paese si possa omettere di rispettare le leggi senza che ci sia alcuna conseguenza concreta - aggiunge Vincenzo Chianese, segretario generale Es - e che possa pensare di ferire un poliziotto immaginando che questo non porti alle giuste conseguenze. Ci aspettiamo che, dopo la convalida dell'arresto, l'espulsione diventi subito una misura reale e non solo virtuale. Episodi come questo - conclude - dimostrano che è urgente accelerare le procedure per dotare tutte le pattuglie e tutti gli uffici di strumenti come il Taser".
   

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