Crolla traffico merci in porto Cagliari

Sardegna
@ANSA

Aziende in crisi e lavoratori senza stipendio pronti a sciopero

Niente stipendio a gennaio e febbraio per i 16 lavoratori della CTS srl e cassa integrazione che volge al termine per i 64 della ITERC srl, imprese portuali indirette che operano a terra e a bordo delle navi container nel porto industriale di Cagliari. Gli operatori sono pronti ad incrociare le braccia dopo le ultime comunicazioni avute dalle due aziende e in particolare dalla CTS che sarebbe pronta a chiudere.

I sindacati sono preoccupati: "Ci hanno tenuti buoni per mesi con grandi promesse. Anche il ministro Toninelli, a Cagliari per la consueta 'passerella elettorale', ci aveva rassicurato che sarebbe intervenuto personalmente con il gruppo Contship Italia a cui fa capo la CICT, concessionario del terminal - dice il segretario regionale della Cisl Trasporti Corrado Pani - Intanto i container continuano a diminuire e un'altra delle poche linee rimaste la MGX non fa scalo nel porto cagliaritano da più di un mese con un ulteriore perdita di circa 1200 container/mese".

"Sulla drammatica vertenza del Porto canale di Cagliari e delle 400 famiglie di lavoratori che vi operano tra diretti, indiretti e indotto è giunto il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità ed alzino la testa e la voce contro chi ha causato questo scempio - aggiunge il sindacalista - È necessario impedire una volta per tutte che il Terminal diventi una delle tante incompiute cattedrali nel deserto e scongiurare il grave pericolo che si verifichi l'ennesimo scippo ai danni della Sardegna e dei sardi che ci lavorano, sottraendo loro dignità e futuro. È giunto il momento che dalle istituzioni si pretendano delle risposte chiare nei tavoli che contano. Non ci sono più alibi, la campagna elettorale è terminata e chi ha vinto si assuma l'onere di convocare tutte le parti perché nell'agenda politica le sorti del Terminal Container hanno priorità assoluta", conclude Pani.
   

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