Oggi a Macomer corteo di solidarietà a autotrasportatori
"I recenti avvenimenti, culminati con le minacce di morte nei confronti di chi continuerà a ritirare il latte, hanno creato un clima di paura che non garantisce più di lavorare in condizioni di sicurezza". Inizia così l'appello dei caseifici della filiera del latte ovicaprino sardo, che hanno acquistato una pagina sui due quotidiani sardi per annunciare l'adesione alla manifestazione che si terrà oggi a Macomer per solidarizzare con gli autisti delle autocisterne del latte vittime di aggressioni.
"Tutti i caseifici della Sardegna si fermeranno per dire basta alla violenza che non possono essere tollerate - si legge - uniamoci ai trasportatori che con le loro cisterne attraverseranno il centro abitato per concludere la manifestazione nelle ex caserme Mura. E' il momento in cui tutto il mondo del latte ovicaprino deve dimostrarsi compatto, dai pastori agli operai che trasformano il latte, coinvolgendo anche le scuole e le istituzioni. Tutti si dovranno unire per dire no alla barbarie ed esprimere una condanna corale". Anche i pastori e le organizzazioni di categoria hanno annunciato la loro partecipazione al corteo. "A Macomer sarà doveroso esserci - spiegano gli allevatori - è importante dare un segnale di unità di tutte le componenti della filiera lattiero-casearia".
SALE IL PREZZO DEL PECORINO ROMANO - Sale il prezzo del Pecorino romano. Secondo i prezzi settimanali per prodotto pubblicati da Ismea, l'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, nell'ultima settimana di febbraio il prezzo del Pecorino romano è salito del 6%, attestandosi a 5,72 euro al chilo. Una notizia accolta positivamente dai pastori sardi, impegnati da settimane nella vertenza sul prezzo del latte, che ha portato la settimana scorsa ad un primo risultato: l'accordo per 74 centesimi al litro da marzo sino a fine campagna, come acconto per il conferimento del prodotto appena munto. Venerdì 15, in Prefettura a Sassari, si terrà la prima riunione del tavolo di filiera.
APPELLO LEADER PROTESTA, RESTIAMO UNITI. Un appello a tutti i pastori sardi, impegnati nella lunga vertenza sul prezzo del latte, a restare uniti e un altro agli avvocati disponibili a difendere gratuitamente gli allevatori che sono stati denunciati per le iniziative di protesta sfociate in blocchi stradali vietati dalla legge. Gianuario Falchi, uno dei portavoce dei pastori, su Facebook si rivolge ai colleghi a seguito delle polemiche scaturite nei giorni scorsi, proprio sui social network, a seguito dell'accordo raggiunto sul prezzo del latte al tavolo con industriali e Governo. Non tutti, infatti, sono d'accordo, e proprio ai "delusi" si rivolge Falchi: "Voglio ricordare che non si può stare un anno a fare tavoli o a rompere i tavoli, che i risultati si vedono alla fine e non all'inizio. Stiamo cercando di cambiare il sistema che è marcio e abbiamo toccato poteri forti e di certo non sarà facile tenergli testa, voglio chiarire che ai tavoli ci devono stare i pastori perché se oggi stiamo cambiando il sistema e proprio perché oggi il pastore è seduto a quei tavoli, a tutti quelli che pensano che non siamo in grado e che vorrebbero affiancarci o addirittura mandarci l'avvocato, l'agronomo o il commercialista - prosegue Falchi - voglio ricordare che la nostra guerra è contro il sistema e quelli che abbiamo sempre delegato e vorreste delegare ne fanno parte, chi vuole dividerci è proprio questo sistema. Aggiungo che con noi ci sono tanti bravi agronomi, avvocati, commercialisti che sono anche pastori e non si vogliono esporre e che qui voglio ringraziare". Falchi insiste poi nel ribadire: "non sarà un percorso breve, ma sono sicuro che alla fine ne sarà valsa la pena, le critiche lasciatele alla fine. Oggi cerchiamo di stare uniti e forti come lo siamo stati fino a ora".
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