Lenzuola bianche ai balconi e nuove manifestazioni di protesta da Nord a Sud della Sardegna
E' la giornata delle lenzuola bianche stese sui balconi, appese alle finestre, alle serrande dei negozi chiusi e anche in diversi Municipi della Sardegna. E' anche il giorno delle serrate degli esercizi commerciali da nord a sud dell'Isola, e il sesto giorno di proteste dei pastori per il prezzo del latte, sostenuti dai sindaci e dagli studenti. Una mobilitazione che si sta allargando a macchia d'olio, in attesa di quelle risposte che dovrebbero arrivare dai tavoli convocati dalla Regione e dal Governo.
"Sui pastori sardi - ha detto il ministro dell'Agricoltura Centinaio a Mosca - sto attendendo che il ministro dell'Interno ci faccia sapere quali sono le sue proposte. Sul tavolo di lavoro ho messo le sei proposte che sono state condivise con i pastori e con le associazioni di categoria: con il ministro dell'Interno andremo a ragionare sul lato economico delle proposte che ci sono state fatte dalle controparti". "La situazione specifica - ha aggiunto - la si può risolvere anche in tempi stretti, ma sono convinto che però bisogna fare un ragionamento a medio lungo termine, per evitare di tamponare oggi ma poi ritrovarsi i pastori in piazza fra sei mesi".
Nuovo imponente blocco stradale: la statale 131 dcn è stata invasa da trattori, camion e manifestanti al bivio di Sologo, nel territorio comunale di Lula, tra Nuoro e Siniscola dal chilometro 50 al km 83. Entrambe le carreggiate sono state chiuse al traffico, per la presenza di centinaia di persone e di mezzi pesanti messi di traverso sulla strada. Su un tir è stato sistemato un grande striscione con la scritta "#io sto con i pastori". Una lunga coda si è formata a partire dalle 10. Sul posto sta operando la Polizia Stradale.
Momenti di tensione all'ingresso di Lula (Nuoro), a pochi chilometri dal blocco stradale sulla Statale 131 dcn. Un gruppo di pastori ha bloccato un camion sulla provinciale per poter vedere il contenuto della cella frigo. Davanti al diniego dell'autista il clima si è fatto pesante: è dovuta intervenire la Polizia di Stato in assetto antisommossa. La mediazione è stata affidata ad una decina di sindaci del territorio, che sono riusciti a convincere il conducente a fare ispezionare il contenuto del camion: all'interno c'era carne di provenienza italiana. Dopo questo controllo, il mezzo è potuto ripartire.