Intesa con operatori balneari, intervento da 800 mila euro
Alghero chiude i siti di stoccaggio di posidonia spiaggiata che si trovano sul litorale urbano, tra San Giovanni, vicino al porto, la pineta di Maria Pia e Punta Negra, a Fertilia. L'amministrazione comunale e gli operatori balneari hanno trovato l'accordo per far partire il progetto dell'assessorato dell'Ambiente, che prevede la definitiva rimozione dei cumuli storici di alghe, la pulizia sistematica delle spiagge, la vagliatura dei residui e sabbia e la loro caratterizzazione. Il via libera è arrivato dopo un faccia a faccia mediato da Confcommercio e Federalberghi.
L'operazione da 800mila euro partirà lunedì 4 febbraio. La Verde Vita di Porto Torres vaglierà la posidonia e caratterizzerà la sabbia, ripristinando condizioni ambientali ottimali ed eliminando definitivamente i disagi causati dai cumuli. Dalla prossima stagione balneare ci sarà un solo il sito di stoccaggio a Cuguttu, in un terreno pubblico lungo la litoranea urbana tra Alghero e Fertilia. Accoglierà solo materiale appena asportato. Sarà poi prelevato per i riposizionamenti autunnali. Comune, Confcommercio, Federalberghi e operatori balneari lavorano a un protocollo d'intesa per un piano operativo della pulizia dei litorali e della gestione della posidonia spiaggiata. "Questo è l'anno zero", commenta il sindaco Mario Bruno.
Intanto Wwf, Italia Nostra, Gruppo di intervento giuridico, Ferderparchi, Codacons e Lipu tornano alla carica. Visionati i documenti avuti dal Comune e la relazione dell'Arpas, gli ambientalisti ribadiscono "la richiesta di indagini e di esami fisico-chimici nei depositi storici di posidonia" e chiedono che "il riposizionamento della posidonia avvenga con mezzi meccanici di piccole dimensioni, a basso impatto sull'arenile". Il loro auspicio è che "nell'asportazione della posidonia si tutelino le piante pioniere". In vista del Pul chiedono, infine, che "gli stabilimenti balneari siano a cinquanta metri uno dall'altro".