Attesa e preoccupazione per passaggi successivi per il riavvio
I lavoratori dell'Eurallumina di Portovesme non abbandonano lo stato di agitazione e si dicono preoccupati per i prossimi passaggi burocratici relativi al progetto di riavvio della raffineria di allumina e successivi alla conferenza dei servizi del 21 e 22 gennaio. Come hanno deciso le tute verdi sulcitane nell'assemblea in fabbrica, la mobilitazione prosegue in attesa che si compiano altri tre passaggi fondamentali: la delibera della Giunta regionale che apre la strada alla valutazione di impatto ambientale, la stessa Via e l'Aia, l'autorizzazione integrata ambientale di competenza della Provincia del Sud Sardegna. Uno step nel quale il ministero dei beni culturali, che dispone del parere vincolante, potrebbe avanzare delle perplessità.
"Si proceda rapidamente all'invio del verbale dell'istruttoria, per la definitiva deliberazione della giunta ras sull'autorizzazione VIA, per il progetto di ripresa produttiva che seguirebbe le delibere relative al dragaggio del porto di Portovesme e alla realizzazione del nuovo sito di stoccaggio della Portovesme Srl, che pongono le basi per il rilancio e il consolidamento del nucleo industriale nel Sulcis - dice all'ANSA Antonello Pirotto della Rsu - Al cui futuro sono strettamente connessi quelli della centrale Deledda e della Sider Alloys. Un pezzo fondamentale dell'assesto industriale del territorio, della Sardegna, e un tassello strategico per l'Italia. Un comparto che vale insieme alla Portovesme srl, al sistema degli appalti e dell'indotto - ricorda - circa 5000 posti di lavoro e centinaia di milioni di investimenti privati".
Superata questa decisiva fase autorizzativa, durata quasi 5 anni, occorre - sostiene ancora - che vengano superati i conflitti tra gli stessi organi dello Stato".