Casa riposo lager, operatore condannato

Sardegna

Nel rito abbreviato gup non ha accolto tre contestazioni su 4

Tre anni e otto mesi di reclusione per l'operatore socio sanitario Ignazio Poggiu, accusato di aver maltrattato gli anziani ospiti della casa di riposo di via Aosta a Nuoro. E' questa la condanna del Gup Luisa Ranieri nei confronti di Poggiu - che aveva scelto il rito abbrevviato - per il quale il Pm Giorgio Bocciarelli aveva chiesto una pena più pesante, cinque anni di reclusione. Il gup non ha accolto tre delle quattro contestazioni del Pm: lesioni, abuso di potere e futili motivi, mentre ha invece riconosciuto l'aggravante della "minorata difesa" perché i fatti sono stati commessi su persone incapaci di difendersi.

Sarebbero state otto le vittime al centro dei maltrattamenti nell'inchiesta ricostruita dagli inquirenti, ma Poggiu, difeso dall'avvocata Monica Macciotta - l'operatore è stato in servizio nella casa di riposo fino al maggio 2016 - è stato ritenuto colpevole di maltrattamenti su sei degli ospiti dell'ospizio e assolto per i maltrattamenti delle altre due vittime.

Il Pm nella sua requisitoria aveva ricostruito la storia del maltrattamenti nell'ospizio di via Aosta, mentre l'avvocata dell'imputato, che si è sempre dichiarato innocente, ha già annunciato il ricorso in appello. Quella di Poggiu è la seconda condanna per i maltrattamenti nella casa di riposo: quattro mesi fa un altro operatore socio sanitario, Gianluca Porcu, aveva patteggiato la pena a 4 anni di reclusione. Hanno scelto invece il rito ordinario altri due coimputati: la direttrice della struttura Rosanna Serra e l'operatore socio sanitario Nicaj Genci.
   

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