Lettera di sfiducia anche per presidente Consiglio
Non c'è pace per il Comune di Nuoro. E per la maggioranza che sostiene il sindaco Andrea Soddu, ancora sotto attacco da parte dei gruppi di opposizione che in Aula, durante la discussione del rendiconto 2017, hanno srotolato uno striscione con la scritta "dimissioni", rimosso poi dalla Polizia locale. Dito puntato anche contro il presidente del Consiglio comunale Fabrizio Beccu.
I 12 consiglieri della minoranza hanno sottoscritto una lettera di sfiducia nei suoi confronti di Beccu perchè non avrebbe tutelato "l'interesse dell'intero Consiglio". Le nuove tensioni si sono manifestate mentre la maggioranza votava il subentro della neo consigliera Marilena Rojch, eletta nelle liste della Base (movimento confluito nel Psd'Az), e che sostituisce Eleonora Angheleddu diventata assessora.
Poi il sindaco è intervenuto sul rendiconto. "Con soddisfazione presento un risultato d'amministrazione pari a 5,6 milioni di euro, di cui 1 milione rappresenta l'avanzo derivante dalla gestione di competenza 2017 - ha detto Soddu - Rispetto all'obiettivo di finanza pubblica è stato registrato un pareggio di bilancio, ovvero vi è un saldo non negativo in termini di competenza tra le entrate finali e le spese finali".
Ma nove dei 12 consiglieri di opposizione - Pierluigi Saiu (Uniti per Nuoro), Basilio Brodu (Fi), Peppe Montesu (Fi) Leonardo Moro e Tore Sulas (centro sinistra) Mara Sanna (M5s) Viviana Brau, Claudia Camarda e Graziano Siotto (Psd'Az) - sono subito andanti all'attacco del primo cittadino. "Oggi hanno illustrato il rendiconto 2017 aprendo di fatto la sessione di bilancio senza che ai consiglieri venissero messi a disposizione tutti gli atti, a cominciare dal parere dei revisori - ha spiegato Saiu - Un fatto grave, una violazione dei regolamenti e della legge. Vanno avanti solo per evitare il commissariamento da parte della Regione, che sul bilancio del Comune sembra particolarmente distratta".
Quanto al subentro della consigliera, Saiu è stato chiaro: "martedì ci hanno presentato l'atto di surroga e oggi hanno fatto marcia indietro cambiando la surroga in subentro perché non avevano i numeri. Per conservare la poltrona le stanno tentando tentando tutte".