Bologna, Lepore: "La Garisenda sarà messa in sicurezza con i tralicci della Torre di Pisa"

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"Le strutture che hanno salvato la Torre di Pisa ci aiuteranno anche a salvare la Torre di Bologna" promette il primo cittadino Matteo Lepore, sottolineando come per completare i lavori saranno sufficienti i "19 milioni di euro che abbiamo già raccolto e che serviranno per questi interventi e per tante altre cose"

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"L'obiettivo è fare presto, fare bene e mettere in sicurezza la Torre Garisenda entro il 2024": a dirlo è il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, nel corso di un incontro in Comune sul tema del restauro del monumento simbolo di Bologna. "Grazie ai tralicci già utilizzati per la Torre di Pisa potremmo installare all'interno della cerchia dei container rossi le due strutture che tireranno la Garisenda per evitarne un eventuale crollo - ha spiegato Lepore - Questo consentirà di mettere in sicurezza la torre e poter uscire da quella eventuale zona di allerta gialla, stabilita dalla protezione civile, e riportare l'area nella zona verde che vuol dire sicurezza per tutti e anche una possibile riapertura al pubblico della Torre Asinelli. Nel 2025 e nel 2026 - ha aggiunto Lepore - ci sarà l'ulteriore lavoro di consolidamento e restauro, che va ancora progettato". 

Il render dei lavori per la messa in sicurezza della Torre

Le tre fasi

Il sindaco stima "in circa 6 mesi" il tempo necessario per adattare le strutture usate per la torre di Pisa alla realtà bolognese. Anche i container rossi, posizionati intorno alle Due Torri, resteranno per garantirne la sicurezza. Per completare i lavori saranno sufficienti i "19 milioni di euro che abbiamo già raccolto e che serviranno per questi interventi e per tante altre cose", ha detto il primo cittadino di Bologna. Sono tre le fasi individuate dal pool di tecnici incaricati dal Comune di Bologna per la messa in sicurezza della Torre Garisenda entro il 2024. Quella iniziale prevede il montaggio delle strutture in acciaio già utilizzate a Pisa, che verranno alzate e adattate alla realtà bolognese,  e serviranno per poter operare in sicurezza alla base della Torre. Il secondo step prevede interventi sulla muratura della Garisenda, tra cui operazioni di consolidamento tradizionali, quali per esempio iniezioni di miscela di malta a base di calce idraulica compatibile con quella presente. Il terzo passaggio, infine, è quello in cui l'intervento di messa in sicurezza si dovrebbe concludere, effettuate le necessarie verifiche, con la messa in tiro dei cavi delle torri di contrasto. Una volta ultimato, il livello di sicurezza della torre Garisenda migliorerà perché diminuirà o stato di sollecitazione alla base della zona maggiormente critica. 

 

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