Caso Carabellò, dal suo telefono 'estrapolati dati utili'

Emilia Romagna

L'esame del cellulare e della Sim al Ris di Roma

A distanza di sei anni è stato possibile estrapolare dati dal telefono cellulare di Biagio Carabellò, operaio scomparso nel 2015 e i cui resti sono stati ritrovati il 23 marzo in periferia di Bologna. Questa mattina al Ris di Roma si è tenuto infatti un accertamento tecnico sul telefono e sulla Sim, rinvenuti insieme alle ossa e al giubbotto in un canale di scolo, nei pressi del Parco Nord. Sulla morte di Carabellò è aperto un fascicolo e sono indagati per omicidio volontario, a piede libero, l'ex coinquilino Athos Scaramuzza e Simona Volpe, conoscente che ereditò i beni della compagna di Biagio. Sulle cause del decesso è in corso una consulenza medico legale affidata alla specialista Cristina Cattaneo.
    L'accertamento sul telefono "è stato utile, sono stati estrapolati dei dati che sono riportati su carta e saranno inseriti nel fascicolo", ha detto l'avvocato Barbara Iannuccelli, che assiste i familiari di Carabellò, parlando di un fatto "positivo, perché pensavamo che dopo sei anni il telefono non potesse ridare indietro nulla e invece qualcosa ha ridato. Siamo molto contenti. E' un accertamento che ha prodotto risultati". Sui contenuti, l'avvocato mantiene riserbo. (ANSA).
   

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