Rimini in festa per la riapertura del 'Galli'

Emilia Romagna
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La città si riappropria dello spazio chiuso da 75 anni

    (ANSA) - RIMINI, 29 OTT - La voce di Cecilia Bartoli cancella il silenzio. Un silenzio lungo 75 anni da quelle esplosioni che martoriarono Rimini e devastarono, durante la Seconda Guerra Mondiale, il Teatro 'Amintore Galli'. Che ora, sontuoso di legni e stucchi, torna a nuova vita.
    Lo ha fatto, ieri sera, in una città in festa per quella sala, affacciata sulla centralissima Piazza Cavour a 27.333 giorni e 898 mesi da quel 28 dicembre del 1943 in cui l'oblio calò tra le macerie. Le ultime note a risuonare al 'Galli' - di cui solo la facciata rimase intatta - furono quelle della 'Madama Butterfly'. Settantantacinque anni dopo l'opera di Giacomo Puccini, la musica riprende da Gioacchino Rossini - con una rappresentazione in forma semiscenica de 'La Cenerentola' interpretata dalla Bartoli, stella della lirica mondiale nata a Roma ma particolarmente legata alla città che ha dato i natali a suo padre. "Ci tenevo a cantare 'La Cenerentola' a Rimini, a 150 anni dalla morte di Rossini, io che ho cantato Rossini tutta la vita - ha raccontato alla vigilia - e poi cominciamo" la nuova vita del 'Galli' "con una fiaba a lieto fine: sono al settimo cielo".
    Così come i riminesi - tra cui Luciano Bagli, responsabile della Protezione Civile, nato proprio il 28 dicembe del 1943 giorno del bombardamento che distrusse il 'Galli' - accorsi alla 'prima', in sala a sedere su uno degli 826 posti o fuori davanti a un maxischermo in tulle da 30 metri, che si sono riappropriati dopo più di mezzo secolo di un gioiello architettonico che in passato, semi-distrutto ospitò persino una palestra, nato dall'estro dell'architetto modenese Luigi Poletti che lo progettò a metà dell'Ottocento giusto in tempo per ospitare la prima rappresentazione, nel 1857, dell''Aroldo' di Giuseppe Verdi, che ne curò personalmente l'allestimento.
    "Torna la musica, torna la vita anche se forse non se ne era mai andata - ha sottolineato un emozionato sindaco di Rimini, Andrea Gnassi -: abbiamo lavorato, lo abbiamo fatto con le mani e con il nostro cuore. Il 'Galli' nasce per andare oltre, sarà un centro di formazione, una fabbrica culturale di una città che vuole stare nel presente e nel futuro".
    Uno scrigno che ha accolto, con un pubblico entusiasta, la voce di Cecilia Bartoli protagonista nel ruolo di Angelina, di un melodramma giocoso in due atti di Jacopo Ferretti, prodotto dall'Opéra di Monte-Carlo con in scena 'Le Musiciens du Prince' diretti da Gianluca Capuano e il coro maschile dell'Opéra di Monte-Carlo. Accanto alla Bartoli, Edgardo Rocha, nei panni di Don Ramiro; Alessandro Corbelli in quelli di Dandini e Carlos Chausson in quelli di Don Magnifico.
    A celebrare il ritorno del 'Galli', il 3 novembre, toccherà alla danza con Roberto Bolle and Friends e poi, il 10 e l'11 dicembre, a Valery Gergiev e ai complessi del Mariinskij di San Pietroburgo per il 'Simon Boccanegra' di Verdi. 

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