Restano, deriva totalitaristica. Minelli, ho diritto di critica
"Ho sempre pensato che la pluralità di idee fosse una ricchezza, ma ho scoperto che qui vige il pensiero unico. Il dossier ferrovia viene considerato come un dossier personale di un Assessore e chi osa portare avanti valutazioni diverse viene accusato di attacchi personali: questa è una deriva totalitaristica che mi preoccupa molto". Così il consigliere regionale Claudio restano (Vda Unie) è intervenuto in Consiglio Valle scagliandosi contro le dichiarazioni rese dall'assessora ai trasporti Chiara Minelli (Pcp) che aveva criticato la sua proposta di legge sull'utilizzo dell'idrogeno per il trasporto ferroviario. "Siamo naturalmente contenti dell'opportunità di addivenire all'elettrificazione della ferrovia, dossier sul quale, dal 2016, abbiamo lavorato in tanti ma sul quale siamo arrivati per ultimi in Italia; ciò che propongo è di valutare l'opportunità di non arrivare in coda anche sull'idrogeno", ha spiegato Restano.
"La proposta di legge Restano, - ha replicato l'assessora Minelli - per come è stata impostata, è stata giudicata inopportuna dal mio punto di vista: il Consiglio ha approvato un ordine del giorno per approfondire la tematica dell'utilizzo dell'idrogeno, ma la proposta di legge insiste sull'alternativa all'elettrificazione della ferrovia, mentre ci sono già decisioni assunte da tempo da questa Assemblea e l'opera sarà ora finanziata dal Piano di ripresa e da fondi statali. Come c'è la libertà di presentare una proposta di legge, c'è la libertà di esprimere la propria opinione da parte di un Assessore".