A S. Severino a fine luglio. Altra denuncia raggiro Loro Piceno
(ANSA) - SAN SEVERINO MARCHE, 13 AGO - I Carabinieri di San Severino Marche hanno denunciato all'Autorità Giudiziaria un giovane originario per aver tentato la cosiddetta "truffa dello specchietto". L'episodio risale alla mattina del 30 luglio scorso quando una signora stava uscendo dal parcheggio dell'ospedale "Bartolomeo Eustachio"; nel fare manovra ha sentito un rumore sul lato destro dell'auto e, certa di non aver urtato nessun altro mezzo, ha proseguito nella marcia. La donna si era fermata solo dopo aver notato un'auto che le lampeggiava con i fari. Il ragazzo, sceso dal mezzo, con termini garbati e lingua sciolta aveva convinto la donna che lei fosse responsabile del danno allo specchietto della propria auto.
Al termine di una trattativa, dai toni amicali, il giovane aveva chiesto 270 euro di risarcimento in contanti per il danno.
Convinta di dover consegnare la somma, la donna aveva chiesto al suo interlocutore di seguirla a casa, non avendo la disponibilità del contante. Le due auto erano ripartite in direzione dell'abitazione ma, ad un certo punto, l'uomo ha cambiato direzione e se ne è andato, temendo forse l'intervento delle Forze dell'Ordine. I militari, esaminando i filmati delle telecamere del Comune di San Severino, e con l'ausilio della polizia locale, hanno ricostruito i movimenti delle auto e hanno scoperto che l'uomo aveva scelto la vittima, seguendola ben prima di esperire il tentativo di truffa. Da carabinieri di Siracusa, ove risiede il denunciato, grazie alle testimonianze e al riconoscimento fotografico, in pochi giorni, è stato dato un volto e un nome al responsabile noto alle forze dell'ordine per reati della stessa natura.
A Loro Piceno (Macerata), invece, i carabinieri hanno denunciato un uomo che aveva grossolanamente falsificato la documentazione tecnica della propria autovettura, facendo figurare date di scadenza diverse dell'impianto a metano; con questo trucco, l'ha venduta all'ignaro acquirente per la somma di mille euro.
L'uomo, residente in un comune limitrofo, dovrà rispondere all'Autorità Giudiziaria dei reati di falso materiale commesso da privato e di truffa. (ANSA).